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sabato, 7 Dicembre 2024

La diffusione delle enoteche online

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Il vino continua ad essere uno dei prodotti trainanti del Made in Italy agroalimentare. La conferma arriva dall’ultima vendemmia realizzata che ha rispettato le previsioni della vigilia attestandosi a quota 52,6 milioni di ettolitri.
I dati in questione sono stati diffusi da Assoenologi prendendo come riferimento i dati ufficiali del Ministero delle Politiche Agricole e danno conto di un aumento del 24% rispetto a quanto accaduto nel corso dell’anno precedente, cui hanno contribuito praticamente tutte le regioni italiane.
Un risultato che riscatta quanto accaduto dodici mesi fa, quando una serie di eventi climatici avevano affossato il settore e destinato naturalmente a riflettersi sul nuovo canale di vendita rappresentato dalle enoteche online.

In Italia è un fenomeno ancora abbastanza circoscritto

Anche i produttori vinicoli hanno naturalmente approfittato delle opportunità concesse dallo sviluppo delle tecnologie informatiche. Il web è infatti stato testimone nel corso degli ultimi anni dello sbarco delle enoteche, che si sono rivelate un ottimo strumento per la promozione di vini che altrimenti troverebbero qualche difficoltà ad espandere il loro mercato.
Va sottolineato come in Italia il concetto di enoteca online sia ancora abbastanza circoscritto, in quanto i consumatori nostrani sembrano continuare a preferire gli scaffali delle enoteche tradizionali e supermercati diffusi lungo il territorio nazionale. Come testimonia un recente sondaggio realizzato da Ovse-Ceves, proprio sulla vendita online di vino.
Il report in questione parte da una previsione positiva, quello relativa alla crescita che dovrebbe interessare il fatturato delle enoteche online da qui la 2023, quando il loro giro di affari dovrebbe attestarsi a quota 200 milioni di euro.

La ricerca di Ovse-Ceves

La regione che ha saputo approfittare maggiormente del nuovo canale è la Toscana, che da sola riesce a detenere una quota di mercato pari al 28%, seguita da Piemonte e Veneto, con il Lazio ai piedi del podio. Le etichette più vendute fanno parte della fascia medio alta e alta, ovvero quella in cui sono presenti i vini che costano almeno 10 euro a bottiglia, cifra cui deve essere aggiunto il trasporto.
Va tuttavia sottolineato come in proporzione sia ancora più redditizia la distribuzione di bottiglie che sforano la quota dei 25 euro. Il giro d’affari dell’e-commerce vinicolo in Italia va a dividersi fra il 51% venduto dalle aziende mediante il proprio sito, il 25% riversato invece sui siti specializzati come Tannico e il 24% che converge a sua volta su altri portali, anche di carattere internazionale o di insegne.
Per quanto riguarda invece le bottiglie che riescono a calamitare le attenzioni degli appassionati vanno ricordate l’Amarone, il Brunello, il Bolgheri, il Valpolicella, il Chianti, il Barbaresco, il Barolo, il Barbera e il Franciacorta.

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