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mercoledì, 23 Ottobre 2024

La cannabis per curare l'Ebola

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Potrebbe essere nella marijuana la chiave di volta per curare il virus Ebola, che nelle ultime settimana si è manifestato nei primi casi anche in Europa e in nord America.
Ad affermarlo i risultati degli studi di alcuni ricercatori americani che da anni studiano gli usi terapeutici della canapa sativa. Secondo i risultati ottenuti in laboratori i cannabinoidi avrebbero una notevole efficacia nel controllare il sistema immunitario e nel prevenire la diffusione di virus e batteri.
Infatti, il virus Ebola deve la sua forza letale al fatto di provocare un vero e proprio shock tossico nel nostro organismo, mentre negli ultimi anni la marijuana è stata utilizzata per trattare casi di shock tossico.
Non solo. A rendere particolarmente pericoloso il virus dell’Ebola è il fatto che si tratta di un virus che può mutare e modificarsi così che una cura non è mai valida per tutti. La cannabis invece ha la proprietà di inibire questi mutamenti genetici e in questo senso potrebbe aiutare a stabilizzare il virus per riuscire poi a studiare un vaccino.
Certo è che per ora queste restano solo proposte sulla carta.

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