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giovedì, 24 Ottobre 2024

Italiaonline, proposto il dimezzamento degli esuberi e sede di Torino salva

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Un primo passo. Per il momento la sede di Italiaonline (ex Seat Pagine Gialle) di Torino potrebbe non chiudere e sotto la Mole continuerebbero a lavorare 92 persone. A questo scopo nascerebbe la “Digital Factory”, una divisione che assorbirà duecento dei quattrocento lavorati che l’azienda aveva messo tra gli esuberi. La notizia arriva dai sindacati dopo l’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico.
Infatti questa, secondo Luciano Savant della Uilcom, sarebbe la proposta che l’azienda ha portato al tavolo con i sindacati al Mise, dopo la mediazione con il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda.
L’incontro è duranto quattro ore, in cui è arrivata la proposta per mantenere la sede a torino
«Qui verrebbe – spiega Savant – verrà costruita una divisione denominata “Digital Factory” che nell’arco dei 18 mesi dovrebbe riqualificare 200 lavoratori che dei 400 esuberi».
Secondo Savant però è necessario andare avanti «pur apprezzando la mediazione del ministro Calenda che dimezza gli esuberi annunciati serve approfondire la situazione, perché pur riscontrando degli avanzamenti interessanti restano degli importanti punti da sviscerare a partire dai potenziali 200 esuberi che allo stato attuale permangono e di fatto potrebbero provocare la chiusura di alcune sedi periferiche presenti sul territorio nazionale».
«Oggi azienda e ministero ci hanno presentato una proposta e noi ci riuniremo per esaminarla. Ci vedremo indicativamente il 18 aprile e li si farà una vera trattativa. Restano infatti 152 esuberi nelle sedi minori e noi vogliamo una soluzione per tutti i lavoratori», fanno sapere dalla Uilcom

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