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giovedì, 24 Ottobre 2024

Inquirenti vicino alla svolta: “Loris conosceva l'assassino”

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Potremmo essere ad un passo dalla svolta sul caso dell’omicidio del piccolo Loris Stival e una targa di un’automobile potrebbe dare nome e volto al mostro che ha ucciso il bambino ragusano.
Quell’automobile su cui sarebbe salito Loris dopo che la mamma lo aveva lasciato vicino alla scuola e alla cui guida c’era, secondo gli investigatori, qualcuno di cui il bambino si fidava.
A Santa Croce Camerina sono tutti in attesa di questa svolta, mentre gli inquirenti lavorano incessantemente quasi spinti dalla rabbia degli abitanti di questa cittadina, sconvolti dall’orribile fine.
Già, perché non si può morire ad 8 anni ma soprattutto non si può morire come sarebbe morto Loris, avendo subito violenze prima di essere stato strangolato e gettato in un fosso, a due passi dal “Mulino Vecchio”. I genitori ascoltati nuovamente dagli inquirenti continuano a dire che loro figlio non sarebbe mai salito sull’auto di uno sconosciuto e che quindi chi ha preso Loris lo conosceva. Forse qualcuno che secondo una delle piste seguite dagli investigatori frequentava casa Stival.
Ma come detto, non resta che aspettare che quel numero di targa spunti dai video di una delle telecamere, (sono circa una trentina quelle presenti nel paese). E sono proprio quei fotogrammi in questo momento ad essere sotto la lente degli investigatori mentre il medico legale Giuseppe Iuvara continua i suo lavoro sul quel corpicino pieno di graffi e lividi.

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