Come si temeva la nube radioattiva che si è sprigionata a causa degli incendi che dal 7 al 14 aprile hanno colpito la “zona di esclusione” del disastro nucleare di Chernobyl non si è fermata alla sulla Ucraina, ma è arrivata in Europa e in Italia.
Ma non ci sarebbero pericoli, visto che la radioattività, anche se superiore al normale, non ha raggiunto valori critici, come assicurano gli esperti.
Secondo le autorità ucraine, il livello delle radiazioni è nella norma anche per quanto riguarda Chernobyl: Il Kyiv Post sottolinea che il sito web IQAir giovedì notte alle 23.10 registrava un valore dell’indice della qualità dell’aria pari a 380, ovvero “pericoloso”.
Con questo valore, secondo l’agenzia France-Presse, Kiev era oggi in cima nel ranking globale di inquinamento dell’aria.
Il vasto incendio è scoppiato quasi due settimane fa vicino la tristemente celebre centrale, che nel 1986 fu teatro del peggior disastro nucleare della storia. Martedì le autorità avevano annunciato che il rogo era stato circoscritto.
Ma giovedì il capo dei Servizi di Emergenza ucraini, Mykola Chechotkin, ha fatto sapere che l’incendio si era riacceso in tre punti a causa del forte vento. Oggi circa mille vigili del fuoco sono impegnati nello spegnimento dell’incendio.
Paolo Bogliano