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giovedì, 24 Ottobre 2024

Il sindaco di Firenze va di fretta: oggi presenterà la nuova squadra

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Matteo Renzi va di fretta. All’indomani della nettissima vittoria alle primarie, con il 67,8%, il nuovo segretario del Partito Democratico è pronto a presentare a propria nuova squadra. L’appuntamento è a Roma alle 15.30. Rottamazione e rinnovamento sono le parole d’ordine. Quindi bando ai 50enni, la new generation avrà, come minimo, dieci anni in meno. Un nome, tra i dodici che verranno fatti, sembra essere già stato assegnato: è quello di Luca Lotti, 31 anni, attuale capo del gabinetto di Firenze e membro della Commissione Difesa a Montecitorio, che sembra essere destinato a diventare il coordinatore della segreteria di partito, ovvero il numero due di Renzi. Quasi sicuri anche Stefano Bonaccini, Yoram Gutgeld e Antonio Funiciello (alla sua conferma). Probabilmente il gruppo conterrà tre donne: Nadia Ginetti, Simona Malpezzi e Silvia Fregolent.
Nel frattempo, nel concitato clima post primarie, i commenti si sprecano. A parlare sono, prima di tutto, gli stessi politici appartenenti al Pd. Fiducioso il premier Enrico Letta, che ha commentato: «Con il nuovo segretario, Matteo Renzi, lavoreremo insieme con uno spirito di squadra che sarà fruttuoso, utile al Paese e al centrosinistra».
Dello stesso avviso anche il sindaco di Torino Piero Fassino, che non ha mai nascosto il proprio sostegno al primo cittadino di Firenze. «La gente del centrosinistra ha scelto Renzi in modo così plebiscitario perché più di altri intercettava una domanda di cambiamento, una speranza di riscatto, motivava i delusi, rappresentava una sinistra che non ha paura di misurarsi con le sfide del futuro – ha detto, intervistato durante la trasmissione “Prima di tutto”, su Radio 1 – Condivido le cose che ha detto ieri sulla necessità di cambiare il partito; il voto di ieri dice che c’è la voglia e la speranza di cambiare l’Italia che vive una condizione di precarietà politico-economica da troppi anni e che chiede di poter guardare al futuro con maggiore fiducia».
Il deputato Dario Nardella, renziano, intervistato da Enrico Mentana su La7 ha affermato che «Renzi è un segretario che non ha mai avuto la tessera del Pci, né della Dc in tasca e quindi guiderà un vera svolta non solo generazionale, ma anche di valori e di principi».
D’altra parte Stefano Fassina, viceministro dell’Economia e cuperliano, ha fatto i complimenti a Renzi «per la vittoria netta e un ringraziamento a Cuperlo per il coraggio e la passione e l’energia che ha avuto per andare controcorrente: inizieremo subito tutti insieme a contribuire alle scelte e alle posizioni del Partito democratico», definendo la grande affluenza alle urne «un risultato straordinariamente positivo».

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