-0.1 C
Torino
giovedì, 21 Novembre 2024

Il Museo Egizio riapre rinnovato: Mattarella primo visitatore

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Il Museo Egizio di Torino pronto alla festa per il Bicentenario. Per l’occasione è previsto l’arrivo del il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, primo visitatore del museo rinnovato. Ci saranno anche il ministro della Cultura, Alessandro Giuli e il ministro delle antichità egiziane, Khaled Mohamed Ismail. Accolti dalla presidente Evelina Christillin e dal direttore Christian Greco, visiteranno in anteprima la Galleria dei Re e il Tempio di Ellesija che riaprono al pubblico dopo quasi otto mesi di cantieri e un investimento di 23 milioni da parte del ministero della Cultura e di sponsor privati. Al capo dello Stato Greco consegnerà la prima copia della pubblicazione realizzata dall’Egizio per i 200 anni.
Dopo la visita di Mattarella il Bicentenario entra nel vivo con tre giorni di festival, dal 20 al 22 novembre, giornate in cui il Museo aprirà le porte al pubblico gratuitamente su prenotazione. La Notte Bianca del Museo, il 20 novembre, dalle 21 alle 24, con il balletto Safe from sleep di Marco Pelle del New York City Ballet e Antonella Albano, prima ballerina della Scala, dà il via a un fitto calendario di eventi e conferenze, programma che si conclude il 22 novembre con l’annullo filatelico del francobollo celebrativo del bicentenario e l’incontro tra il direttore del Museo Greco e il direttore del Museo Egizio del Cairo, Ali Abdelhalim Ali.
Sullo sfondo della festa del Bicentenario resta il nodo della scadenza molto vicina del mandato della presidenza di Evelina Christillin. Al 27 novembre manca, infatti, soltanto una settimana. L’ex ministro Sangiuliano non si è mai espresso sulla questione, mentre il suo successore Giuli, intervistato sabato dalla Stampa, ha detto che “da Roma non arriveranno né veti né nomi”. Finora il presidente dell’Egizio, però, è stato sempre indicato dal ministero della Cultura. Se Giuli non lo farà Christillin andrà in prorogatio ma soltanto per 45 giorni. Per statuto potrebbe anche a questo punto aprirsi l’ipotesi commissariamento del museo.

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano