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giovedì, 24 Ottobre 2024

Il cantiere infinito di via Arsenale non dà agevolazioni ai commercianti

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Nuovi ritardi nel completamento dei lavori in via Arsenale, nel tratto tra corso Vittorio Emanuele II e corso Matteotti, che nel cronoprogramma stabilito dall’amministrazione comunale doveva inizialmente riaprire a settembre, mentre si è dovuto attendere oltre la metà di ottobre con continui rinvii.
Infatti, ad oggi il rifacimento dei binari e del manto stradale è concluso, ma ancora non sono ripristinate le fermate dell’autobus e i marciapiedi continuano ad essere transennati e la pavimentazione per il momento è ferma per ritardi da parte della ditta a cui è stata commissionata.
Facile capire che per i commercianti della zona dopo in estate difficile l’autunno non sembra essere meglio. «Abbiamo subito notevoli perdite economiche notevoli in questi mesi perché da qua non passava nessuno» racconta Giulia che in via Arsenale ha una profumeria.
«Una cliente pensava che avessi chiuso il negozio perché non si vedeva nemmeno più l’insegna tra camion e transenne» spiega Daniela, fiorista che ha dovuto anche fare i conti con le difficoltà per il carico e scarico delle merci.
Commercianti e residenti lamentano di non aver avuto nessuna interlocuzione da parte dell’amministrazione che avrebbe rimandato agli aggiornamenti sul sito internet, mentre Gtt avrebbe informato con sporadici volantini dello slittamento della fine dei lavori.
Ora dopo il danno la beffa: il manto stradale è completo, il varco Ztl funzionante, ma non c’è più la fermata dei bus e i marciapiedi ancora non esistono. «Avevamo chiesto che la telecamera della Ztl venisse spenta fino al completamento dei lavori e il ripristino degli autobus, ma così non è stato. A parte qualche taxi qui non passa più nessuno, è una già fantasma» lamentano i negozianti che per questo disagio non avranno neanche agevolazioni. Infatti, sconti sulla Tari sono previsti per cantieri che durano più di sei mesi, mentre bar e ristoranti hanno pagato la tassa annuale sui Dehors a maggio e a giugno li hanno dovuto togliere per l’inizio dei lavori.
Intanto il tema tornerà in Consiglio comunale l’11 novembre quando in una seduta congiunta di seconda e terza commissione si affronterà l’approfondimento dell’interpellanza con cui la consigliera Pd Maria Grazia Grippo chiedeva spiegazione sui ritardi. Un’occasione per chiedere all’amministrazione di considerare deroghe che permettano agevolazioni ai commercianti i cui bilanci sono segnati da questi mesi di lavori.

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