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giovedì, 24 Ottobre 2024

I torinesi pagano il doppio delle multe rispetto alla media italiana

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

“16 milioni di multe in più ai cittadini nel 2022 rispetto al 2021, pari ad un aumento del 40%. Nel 2021 ogni cittadino aveva una media di 49€ in media l’anno, nel 2022 si è saliti a 70€ mentre la media italiana è di 35€ l’anno. I torinesi pagano multe per il doppio del resto degli italiani: saranno più indisciplinati degli altri o il Comune vuole fare cassa con le multe invece che prevenzione?”, così il vice capogruppo di Torino Bellissima Pierlucio Firrao in riferimento alla sua interpellanza dal titolo “Torino sul podio! Sì, delle multe…” discussa oggi in Consiglio Comunale in cui chiede all’amministrazione i dati su quante multe sono state emesse e quante incassate negli ultimi 12 mesi.

“Secondo i dati statistici pubblicati sul sito della Polizia Municipale nel 2019 sono state fatte un totale di 805.374 multe, considerando sia le sanzioni della Polizia Municipale che quelle da parte degli ausiliari GTT, mentre nel 2021 le sanzioni sono state in totale 831.059. Considerando i dati di ottobre e novembre 2022 le multe sono state 113.144, mentre nel 2021 erano state nello stesso periodo circa 106.000, con una media quindi di circa 100 multe in più al giorno come riportato dal quotidiano “La Repubblica” del 10/01/2023”: si legge nell’interpellanza che prosegue: “Torino è la terza città in Italia per quanto riguarda gli incassi da sanzioni stradali nel 2021 (oltre 41 milioni di euro) e ogni cittadino torinese paga in media 49 euro all’anno, circa 15 euro in più rispetto all’italiano medio (fonte dati Viminale)”.

Firrao sottolinea quindi come “I cittadini torinesi invece non percepiscono gli agenti come interlocutori in grado di ascoltare e fornire risposte alle loro istanze, di garantirgli sicurezza, bensì come coloro che aspettano il momento propizio per sanzionarli”.

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