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mercoledì, 23 Ottobre 2024

I nuovi capitali per le piccole e medie imprese

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Il Covid-19 e la guerra Russia-Ucraina hanno messo a dura prova l’economia italiana e mondiale. L’Italia si sta attualmente ritrovando a dover fronteggiare rincari su gas, cibo ed altre materie prime, con conseguenze disastrose per i lavoratori e per le imprese.

A rimetterci di più sono le piccole e medie imprese italiane (PMI). Quest’ultime sono riuscite a resistere alla crisi dovuta alla pandemia, ma la crisi energetica e le moratorie bancarie stanno pesantemente aggravando la situazione.

Le PMI sono il fulcro dell’economia italiana in quanto costituiscono gran parte del PIL. Per questa ragione è di vitale importanza la loro salvaguardia.

Le PMI Italiane oggi

Il mondo sta cambiando, e così anche i modi in cui fare business. Purtroppo, è sempre più difficile per le piccole aziende far fronte ai costi e riuscire a non chiudere l’attività, questo soprattutto a causa della difficoltà di ottenere un prestito bancario.

Per le aziende che in questo momento di crisi necessitano di finanziamenti la cosa migliore è affidarsi a soluzioni innovative che le aiuteranno a crescere nonostante questi cambiamenti. Al giorno d’oggi potrebbe non bastare infatti la creatività o il talento; ciò che attualmente conta davvero per il successo sono le capacità organizzative e le opportunità di partnership. 

Non tutto è perduto grazie a consulenti finanziari che offrono servizi innovativi mediante un’azione congiunta di consulenza, strutturazione e collocamento di strumenti di finanza alternativa (direct lending, minibond, private equity, public equity, ecc.).

Gli strumenti di finanza alternativa

Un consulente finanziario è un esperto di mercati finanziari, in particolare di servizi d’investimento e gestione capitali, che potrà guidarvi durante tutto il processo di scelta della fonte di finanziamento alternativo più idonea.

Vediamo ora alcuni strumenti di finanza alternativa molto comuni:

  • Minibond: le aziende emettono minibond per raccogliere denaro attraverso il mercato dei capitali. Questi titoli di debito con taglio fino a 50 milioni di euro sono di solito emessi da piccole e medie imprese. La sottoscrizione di minibond può essere effettuata da investitori professionali come banche, compagnie di assicurazione, ecc. che offrono alle pmi una remunerazione concordata in pagamenti di cedole nel tempo per ogni obbligazione acquistata o venduta per conto dei loro clienti. L’azienda utilizzerà questa strategia di finanziamento se ha bisogno di più fondi di quelli attualmente disponibili nelle sue attuali finanze.
  • Direct lending: questa fonte prevede l’erogazione diretta di prestiti alle aziende da parte di soggetti non bancari, specialmente fondi di credito. 
  • Equity: consiste in un’attività finanziaria tramite cui un investitore professionale rileva quote di capitale di rischio di un’impresa non quotata in Borsa mediante l’acquisizione di azioni esistenti dai soci o la sottoscrizione di capitale di nuova immissione.

Un consulente finanziario potrà aiutarvi nella scelta del finanziamento più adatto valutando anche le caratteristiche che deve avere l’impresa per accedervi.

Ampliare l’azienda grazie ad un esperto

L’importanza delle PMI in Italia è fondamentale per lo sviluppo economico in quanto rappresentano la maggior parte delle imprese. Per sopravvivere in questo momento di difficoltà hanno però bisogno di fonti di finanziamento diverse da quelle tradizionali.

Questi nuovi metodi sono assolutamente sicuri ma è comunque bene affidarsi sempre a qualcuno di esperto nel campo, anche se si vuole semplicemente crescere. Spesso si rimane nella comfort zone, ma con questa tipologia di prestiti si può investire e ampliare la propria azienda.

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