16.8 C
Torino
lunedì, 16 Settembre 2024

Fridays For Future agli Stati Generali: “Vogliamo un #RitornoAlFuturo”

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Oggi agli Stati Generali dell’Economia voluti dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte saranno sentiti i giovanissimi attivisti di Fridays For Future, il movimento di giovani per il clima nato sulle orme della svedese Greta Thunberg. Dopo il corteo del settembre scorso che aveva visto scendere in piazza oltre un milione di studentesse e studenti in tutto il Paese, il movimento non si è fermato, denunciando le mancate azioni della politica e le speculazioni dei giganti del fossile.
Fridays For Future esporrà le ricette contenute in #RitornoAlFuturo, la campagna per la rinascita post-covid scritta assieme a centinaia di esperti e sottoscritta tra gli altri da CGIL, Libera, Greenpeace, WWF, Legambiente, Stop-TTIP, Terra!

“La transizione ecologica è l’unica strada percorribile per rialzarci dalla crisi economica e, al contempo, prevenire nuove e più terribili tragedie” – dicono i ragazzi – e non possono esserci interessi economici che tengano di fronte al futuro di noi giovani”.
Italia 100% rinnovabile; stop ai combustibili fossili; mobilità collettiva, elettrica e gratuita; riduzione del consumo di carne; basta accordi di libero scambio: queste sono le proposte della scienza abbracciate da giovani, e queste sono le ricette che – a detta di larga parte del mondo economico – possono creare occupazione, redistribuire ricchezza, finanziare il welfare state.

“EcoBonus e Reddito Energetico sono primi, timidissimi passi» – continuano dal movimento – «ma impallidiscono di fronte a quanto l’Italia spende ogni anno in sussidi ai combustibili fossili e in progetti dannosi e fuori tempo massimo come la TAP o la metanizzazione della Sardegna. Abbiamo solo 8 anni per invertire la rotta, e l’Italia può guidare il mondo nella transizione”.
L’Italia è colpita duramente dalla crisi climatica, con oltre il 20% del territorio a rischio desertificazione, eventi meteorologici estremi sempre più frequenti (pensiamo alle ormai periodiche e tristemente letali alluvioni), oltre 80.000 morti l’anno dovuti all’inquinamento atmosferico – una vera “pandemia” dimenticata – e nuovi rischi ancora a venire. Questo senza contare come sempre più studi leghino il passaggio del covid-19 all’uomo alla crisi ecologica. “La normalità era già una crisi, e ora è il momento di affrontarla”.

La delegazione dei Fridays For Future sarà guidata da Lavinia F., attivista di quattordici anni e referente di Fridays For Future Roma. Ai presenti al tavolo verranno distribuite copie dell’ultimo report IPCC e del programma di #RitornoAlFuturo, mentre sulle slide verrà proiettato un countdown con il conto degli anni che mancano alla fine del budget carbonico. Il tutto alla presenza del Premier Giuseppe Conte e di alcuni ministri.

Fuori da Villa Pamphilj, invece, avrà luogo un sit-in di protesta. L’obiettivo dell’azione è dimostrare che «siamo in tanti e tante a pretendere un futuro, ma anche un presente, migliore. È un diritto che ci stanno negando e vogliamo difenderlo». Per questo gli attivisti si legheranno fino a formare una lunga catena umana componendo la scritta «le nostre vite contro i vostri profitti» con le lettere disegnate direttamente sulla propria pelle.

Ispirandosi ai cahiers de doléances, che durante gli Stati generali del 1789 raccoglievano le lamentele del popolo indirizzate al sovrano, porteranno dei libretti con le rivendicazioni sopra elencate e consultabili sul sito www.ritornoalfuturo.org.

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano