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giovedì, 24 Ottobre 2024

Formazione medica: una biblioteca virtuale per risparmi concreti

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

di Moreno D’Angelo

Per i medici piemontesi la lotta contro gli sprechi passa anche per il web.  La Giunta Regionale, nel  finanziare la Biblioteca Virtuale per la Salute e la formazione dei medici piemontesi per il triennio 2016-18, con una delibera proposta dall’assessore alla Sanità Antonio Saitta, oltre a  fissare i finanziamenti, ha stabilito alcune linee che consentiranno notevoli risparmi alle casse pubbliche, evitando sprechi da parte delle singole aziende sanitarie regionali.  Un discorso che passa dalla centralizzazione degli abbonamenti alle più importanti riviste scientifiche e dall’ottimizzazione nell’accesso alle banche dati e a quelle informazioni fondamentali per l’aggiornamento degli staff medici. Coinvolte  diverse componenti dell’articolata realtà sanitaria piemontese: personale sanitario e amministrativo delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere, Arpa, specialisti ambulatoriali, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.  Si tratta di dati e informazioni  importanti nell’ordinaria attività clinica, nelle iniziative di  prevenzione e formazione professionale e anche per migliorare l’organizzazione dei servizi, toccando anche questioni ambientali.

Il mondo virtuale della biblioteca ha consentito un risparmio concreto che ha consentito di  dimezzare i 3,5 milioni di euro che si spendevano prima del 2009. Questo  mettendo fine a consuetudini  secondo la quale ogni azienda sanitaria procedeva autonomamente agli abbonamenti delle riviste, con evidenti duplicazioni e sovrapposizioni negli acquisti. A tale proposito è stato ricordato che per  le aziende sanitarie è vietato acquisire autonomamente risorse bibliografiche già presenti nella Biblioteca Virtuale.

Gli  stanziamenti della citata delibera per il triennio 2016-2017 e 2018, pari a 1.180.000 euro per le attività della Biblioteca Virtuale per la Salute,  attingono alle risorse del fondo sanitario.

La  Biblioteca Virtuale per la Salute, (BVS-P), consultabile su www. bvspiemonte.it, è stata istituita dalla Regione Piemonte nel 2009 e la sua gestione  è affidata al servizio DoRS (Centro di Documentazione regionale per la Promozione della Salute) presso l’ASL TO3.   Un progetto simile è operativo anche  in Lombardia, Emilia Romagna, Lazio e nella Provincia autonoma di Bolzano.  Entrando nel dettaglio la  BVS-P rende  possibile l’accesso a centinaia di riviste elettroniche di grande rilevanza scientifica (circa 1.100) e a importanti banche dati (Cochrane Library, Codifa, Embase, ecc.) . Inoltre apre alcuni significativi archivi digitali ad accesso libero (BioMed Central, PLoS – Public Library of Science) e  ricerche con il motore PubMed della U.S. National Library of Medicine con la consultazione di  circa 400 e-books (tra i quali quelli dell  collezione Biomedical and Life Sciences).

Soddisfatto l’assessore Saitta che ha così commentato il sostegno a questo importante strumento di aggiornamento e formazione: «La Biblioteca Virtuale per la Salute rappresenta un servizio molto innovativo che ha consentito di rendere fruibili le risorse elettroniche a tutti gli operatori della sanità regionale in modo generalizzato, realizzando anche un significativo contenimento dei costi»

«Per questo – aggiunge l’assessore alla sanità piemontese – abbiamo ritenuto necessario sostenere l’attività della BVS-P, che si è consolidata come un utile ed efficace strumento per l’aggiornamento e la formazione degli operatori della nostra sanità. La complessità del sistema sanitario è tale che è indispensabile poter accedere facilmente a informazioni di qualità, confrontando studi e ricerche nazionali ed internazionali, anche al fine di favorire l’appropriatezza delle cure che è una delle sfide principali se si vuol garantire sostenibilità al sistema».

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