Conti correnti e titoli per un valore complessivo di 9,5 milioni: questo il bottino dell’operazione condotta dagli uomini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Torino, nell’ambito dell’inchiesta Unipol-Fonsai. Il sequestro è stato disposto dal giudici per le indagini preliminari su richiesta del pubblico ministero Marco Gianoglio, che ha messo sotto la lente d’ingrandimento alcune società lussemburghesi riconducibili alla famiglia Ligresti.
In particolare, i finanzieri si sono concentrati sulle attività di una fiduciaria italiana che nel gennaio dello scorso anno avrebbe trasferito in Svizzera per conto dei Ligresti capitali per circa 14 milioni, frutto della liquidazione di pacchetti azionari detenuti in Italia dalla famiglia. Un percorso tortuoso quello dei soldi, che sarebbero stati trasferiti su conti correnti svizzeri intestati a tre società lussemburghesi, la Hike Securities Spa, la Canoe Securities Sa e la Limbo Invest Sa, tutte riconducibili alla famiglia dell’ingegnere.