C’è anche il figlio 42enne del serial killer Maurizio Minghella tra i destinatari delle misure cautelari eseguite all’alba di oggi a Torino dalla Digos e dai carabinieri del Ros. L’uomo è accusato di aver rapinato due bar e di aver tentato un’altra rapina in un supermercato del capoluogo piemontese nei mesi scorsi, con la complicità di un 39enne, noto esponente della galassia anarchica.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti i due avrebbero fatto irruzione nei locali armati di una pistola scacciacani e sarebbero scappati con un bottino di circa mille euro e alcune bottiglie di vino pregiato.
Le indagini sono partite da una protesta fuori dal carcere Lorusso e Cutugno, in occasione della quale vennero lanciate bombe carta e petardi contro le forze dell’ordine. Per questo episodio una terza persona è stata raggiunta dalla misura cautelare dell’obbligo di firma.
Il figlio del noto serial killer era già stato arrestato nel 2016 a Pinerolo per avere colpito con una bottiglia alla testa un ragazzino di sedici anni e aver tentato di rubargli il cellulare perché, a suo dire, lo aveva guardato troppo.