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giovedì, 24 Ottobre 2024

Festa de l’Unità: il mondo del commercio e turismo lancia un SOS alla politica

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Susanna De Palma
Susanna De Palma
Laureata in Scienze Politiche. Giornalista professionista dal 2009. Fin dagli anni del liceo collabora con alcuni giornali locali torinesi, come la Voce del Popolo e Il Nostro Tempo. Dal 2005, pur mantenendo alcune collaborazioni, passa agli Uffici Stampa:Olimpiadi 2006, Giunta regionale, Ostensione della Sindone. Attualmente giornalista presso l'ufficio stampa del Consiglio regionale Piemonte.

Il mondo del commercio e del turismo torinese si sono dati appuntamento ieri sera sul palco della Festa de L’Unità di Torino per provare a fare un punto della situazione presente, per nulla rosea, e di quelle che sono le prospettive future. 

Il primo a salire sul palco è il presidente di Confesercenti Torino Giancarlo Banchieri che si rivolge a chi fa politica chiedendo “aiuti strutturali e non a pioggia che accompagnino le aziende nel lungo periodo e una web tax”. Banchieri sottolinea come “dopo anni di dibattito e promesse riguardanti lo stop alla grande distribuzione e il controllo allo sviluppo dell’online senza regole ore è necessaria una web tax e la tassazione per i giganti della grande distribuzione”. Confesercenti lancia un appello alla politica perchè “apra la città al mondo e ai giovani e sia in grado di attrarre investimenti altrimenti morirà il commercio e la voglia di fare attività economica diffusa. Solo un lavoro di qualità può rompere il degrado in cui sono cadute le periferie”.

Provvedimenti urgenti sono chiesti anche da Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Torino “altrimenti – dice – scomparirà una fetta di economia importante e scompariranno le relazioni che nascono e si consolidano grazie alle attività sul territorio. Un patrimonio che nessuno pensa di difendere”. Per Coppa “occorre ripensare al ruolo di tutti i segmenti dell’impresa partendo dalla valorizzazione dell’imprenditore e dei suoi collaboratori. Il reddito di cittadinanza aiuta chi momentaneamente vive un disagio ma deve tradursi in una politica che permetta di assumere e mantenere i propri collaboratori”. E parlando del futuro amministrativo di Torino dice: “Quello che è mancato in questi anni a Torino è la visione. Ci siamo impoveriti. Abbiamo bisogno di una visione che ci accompagni nella ricostruzione della città, una città che dev e investire in cultura, turismo e aziende”.

Altro tema al centro del dibattito quello del turismo, settore su cui Torino aveva puntato molto, ma di sicuro tra i più colpiti dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria. La nuova sfida è ora capire come renderlo nuovamente attrattivo. Maurizio Vitale, presidente di Turismo Torino annuncia che l’obiettivo è investire “sul turismo di prossimità (rifugi di montagna ad esempio). Obiettivo è promuovere economia del nostro territorio. Altro tema su cui investire è l’istituzionalizzazione del mondo dell’intrattenimento, un mondo che oggi non ha rappresentanti nelle istituzioni”. Mentre il presidente di Federalberghi Torino Fabio Borio chiede alla politica di “prendere atto della crisi di liquidità del settore: diluire la tassazione nel tempo sarebbe una forma di rispetto verso le aziende”.

A rispondere per il mondo della politica è la consigliera comunale Maria Grazia Grippo da sempre impegnata su questi temi. “Occorre un impegno reciproco per capire che tipo di lavoro possiamo fare in un futuro che non sia più caratterizzato dall’approccio approssimativo di questi anni” ha affermato la consigliera. “Vecchie logiche possono essere superate anche a causa degli ultimi eventi, e possiamo iniziare a pensare a una realtà che sopravviva ai capricci o all’incapacità del politico di turno”.

Grippo precisa che con il gruppo Pd in Comune in questi anni di opposizione si è cercato “di portare all’attenzione della politica le tematiche che emergevano dai confronti con le diverse categorie. Negli ultimi cinque anni però non c’è stata nessuna regia che mettesse insieme le diverse realtà. Mentre c’è la necessità di creare organismi anche tecnici che consentano di mettere in pratica una promozione e programmazione del settore”. Per Grippo “l’ente pubblico deve fare da regia nel coordinare tutti i soggetti potenzialmente coinvolti nel discorso di commercio e turismo”. 

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