11.9 C
Torino
venerdì, 18 Ottobre 2024

Federalberghi scrive ad Appendino: “Basta pacche sulle spalle, servono aiuti concreti”

Più letti

Nuova Società - sponsor
Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Una lettera firmata dal presidente di Federalberghi Fabio Borio, di AssHotel Giancarlo Banchieri e del Gruppo Turistico Alberghiero e rivolta alla sindaca Chiara Appendino e all’assessore al Commercio Alberto Sacco per chiedere più attenzione e misure concrete per il settore alberghiero che sta subendo la crisi legata al Coronavirus. 

“Dopo tre mesi di totale lock down, che hanno portato fin dalla fine del mese di febbraio scorso solo a disdette delle prenotazioni per tutto l’anno in corso, oggi e, purtroppo, per chissà quanti mesi se non anni, le aziende del settore subiranno contraccolpi inimmaginabili e gravissimi: – 50% dei soli turisti e perdite del 70/80% dei fatturati nel solo 2020; complesse crisi di liquidità e finanziarie di ogni genere; sospette richieste di acquisto, come già annotato dal Ministero dell’Interno e dalla Prefettura di Torino; inevitabili stravolgimenti dal punto di vista dei livelli occupazionali. Solo per citarne alcuni” scrivono all’amministrazione comunale.

Ma la missiva non è solo una lamentela ma anche una proposta concreta per un aiuto: sospendere la tassa di soggiorno per i prossimi mesi e ridiscuterne i termini. “ Riconoscendo che sia Lei in prima persona che l’Assessore Sacco siete stati sempre presenti, c’è però necessità che le parole possano agevolmente trasformarsi in atti e delibere che diano concretezza normativa alle gradite promesse di supporto” affermano i firmatari chiedendo dunque un “segnale di attenzione dopo mesi di sole pacche sulle spalle”. “Riteniamo che sia il momento giusto per mettere in campo queste azioni rinviando i versamenti il più avanti possibile e sospendendo la tassa dal 1° luglio al 31 dicembre 2020, in modo tale da avere il tempo di ripensarla per il 2021 e gli anni a venire”.

Una richiesta condivisa anche dalla consigliera Maria Grazia Grippo, vicepresidente della Commissione Lavoro: “L’applicazione della imposta di soggiorno può e deve essere sospesa almeno per un trimestre, come propone il Partito Democratico, per aiutare gli albergatori a rendere competitive le tariffe da luglio a settembre quando le percentuali di occupazione delle camere rischiano di scendere sotto l’attuale soglia del 20 per cento. E poi bisogna cominciare a lavorare sul 2021, che in termini di applicazione della imposta di soggiorno significa pianificare una rimodulazione al ribasso per le fasce più alte: un modo per andare incontro al turismo delle famiglie e alle famiglie degli imprenditori che da generazioni danno lustro al settore nella nostra città”. Il Partito Democratico, dunque, presenterà una proposta di mozione che modifichi la delibera sul rinvio dei versamenti della imposta sul 2020, per una riformulazione generale della tassa. 

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano