Piero Fassino disubbidisce ad Alfano sulle nozze gay. Dopo la crociata del ministro dell’Interno per annullare la trascrizione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all’estero, il primo cittadino di Torino afferma che sulla questione decideranno i sindaci e chiede un incontro con Matteo Renzi e lo stesso Alfano.Fassino, infatti, ha scritto a quest’ultimo una lettera come presidente dell’Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani. «La trascrizione delle unioni coniugali contratte all’estero è materia delicata per essere lasciata al caso per caso. Né d’altra parte, si può accettare di affidare la materia a ordinanze prefettizie su competenze che la legge riconosce in capo agli enti locali. Per questo chiedo un incontro urgente con il ministro e il premier Renzi». Una posizione su cui concorda anche il governatore Sergio Chiamparino, che ai tempi in cui era sindaco aveva “sposato” due donne.
Intanto anche la Sala Rossa si prepara a discutere sul tema, con esiti che prevedibilmente non dovrebbero dar ragione all’esponente del nuovo centrodestra. Lunedì 13 ottobre, infatti, arriverà in Consiglio Comunale una mozione presentata dal presidente dei Radicali Italiani Silvio Viale, dal democratico Luca Cassiani e dalla grillina Chiara Appendino sulla trascrizione delle nozze gay contratte all’estero. Un tema su cui si è già espressa in commissione l’assessore alle Pari Opportunità Ilda Curti, dicendosi «favorevole», anche perché molti i paesi dell’Unione Europea che danno alle persone dello stesso sesso la possibilità di sposarsi. Contrario, invece, il vicepresidente del Consiglio Comunale Silvio Magliano, del Nuovo Centrodestra.