Dopo il settore del food Oscar Farinetti si prepara a sbarcare nel mondo dell’automotive. Si chiama Green Pea la nuova idea imprenditoriale del patron di Eataly che doveva partire con l’estate ma che a causa del Coronavirus subirà qualche mese di ritardo.
Polo della nuova avventura Torino e al suo fianco, come sempre il figlio Francesco. Farinetti racconta al Corriere della Sera il progetto di Green Pea: “Non vendo macchine, ma propongo mobilità sostenibile. Veicoli a due, tre e quattro ruote. Belli, sicuri, facili da usare, italiani. Ma soprattutto a basso impatto ambientale”.
“Il concetto ‘From duty to beauty’: dal dovere alla bellezza. – prosegue Farinetti – Cercheremo di far diventare cool il comportarsi bene. Come nei Paesi del Nord, dove fare la raccolta differenziata o guidare un veicolo elettrico con una forte motivazione etica è figo”.
Un’idea nata sei anni fa per le strade di New York, quando l’imprenditore si è trovato di fronte a una vetrina di un negozio i cui vestiti erano fatti con tessuti rispettosi dell’ambiente. “Ho pensato: geniale. E’ l’idea di Green Pea. Si occupa di energia e beni durevoli: mobili, abiti e, appunto, veicoli green. Ho girato l’Italia per quattro anni a cercare aziende in sintonia: ne ho trovate una cinquantina, eccezionali. Armadi senza formaldeide, vestiti da materiali riciclati…”.
Parte del progetto è anche la collaborazione con Fca: “Sono andato da John Elkann. Gli ho detto cosa avevo in mente e gli ho mostrato i rendering della sede: cinque piani, 15mila metri quadri. Totale ecosostenibilità. Ricorda quel mare di legno andato perduto nell’ottobre 2018 per la tempesta in Veneto? Ne abbiamo utilizzato un sacco. Nel reparto moving, duemila metri quadri a piano terra, ci sarà uno spazio riservato a FCA, con i veicoli elettrificati, dalla 500 elettrica alle Jeep ibride, e quelli a metano, in attesa delle vetture a biometano. Chi verrà con l’auto elettrica o ibrida plug-in troverà 26 colonnine di ricarica frutto dell’accordo con Enel X”.
