Erri De Luca «non istigò a commettere reati contro il cantiere No Tav». E’ racchiuso in queste poche parole il senso delle motivazioni depositate oggi relative all’assoluzione dello scrittore avvenuta il 19 ottobre 2015. Erri De Luca era stato portato a processo per aver detto in più occasioni che «E’ giusto sabotare i lavori per il Tav» ma Immacolata Iadeluca, giudice del tribunale di Torino ha fatto decadere le accuse ed emesso una sentenza di assoluzione per il reato di istigazione a delinquere del quale era accusato De Luca.
Secondo la Iadeluca infatti «il contesto nel quale si calano le parole dello scrittore non è quello predisposto al recepimento di un messaggio istigatorio specifico». Ovvero, lo scrittore avrebbe rilasciato le sue dichiarazioni a due testate «dirette a un pubblico nazionale» e non a periodici rivolti a «destinatari più propensi» a un eventuale sabotaggio della Tav. Non solo. In più, aggiunge il giudice di Torino, Erri De Luca non è «un personaggio che gode di un particolare seguito fra gli oppositori violenti dell’opera Tav».