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mercoledì, 23 Ottobre 2024

Eroi dimenticati: infermieri s’incatenano a Torino (FOTO)

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Tanti applausi dalle persone comuni, ma dimenticati dalle istituzioni. La denuncia degli infermieri, che hanno e stanno combattendo in prima linea contro il Coronavirus.

“A marzo dicevano che avrebbero aumentato i nostri stipendi e invece a maggio gli eroi sono gia’ dimenticati”, spiega Francesco Coppolella, segretario regionale del sindacato degli infermieri Nursind, che stamattina insieme a una cinquantina di suoi colleghi infermieri ha organizzato un flash mob in piazza Castello, a Torino, davanti alla sede della Regione Piemonte.

Gli infermieri, con le catene ai polsi, si sono stesi per terra ricordando in questo modo i colleghi morti in Italia durante l’emergenza Covid. “Non ci avete fatto i tamponi – ha detto il sindacalista – abbiamo indossato sacchi della spazzatura e pannoloni sotto le tute, perdendo la nostra dignità. A noi è toccato disinfettare i morti, a volte fare i sacerdoti. Siamo stati lontani dalle nostre famiglie, molti di noi sono stati abbandonati, ma nonostante tutto abbiamo continuato a lavorare, in prima linea tirando l’Italia fuori da questo pantano”.

Il sindacato Nursind osserva anche come ora che i contagi sono in calo e il lockdown è finito tutta l’attenzione per la loro categoria non c’è più: “A maggio è finito tutto, gli eroi sono stati dimenticati. Ora onoriamo le perdite che abbiamo avuto, con 40 bare. Sono le cicatrici che ci portiamo dietro e che nessuno ci risarcirà.

Un messaggio espresso anche nella lettera che hanno inviato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Premier Giuseppe Conte e al Governatore piemontese Alberto Cirio: “Quelli che fino a ieri chiamavate eroi li avete già dimenticati- si legge nella . Per gli infermieri è saltato lo stato di diritto. Ci avete abolito ferie, congedi e la quarantena preventiva facendoci diventare untori dei nostri colleghi, dei pazienti e delle nostre famiglie”. Mentre sulla questione delle indennità gli infermieri tuonano: “Quattro euro lordi per un turno in terapia intensiva. E’ ridicolo”. 

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