di Bernardo Basilici Menini
Il problema degli alloggia a Torino continua a rappresentare una criticità e così ieri il partito di maggioranza nel Consiglio comunale ha deciso per l’approvazione di una delibera relativa relativa all’acquisto degli alloggi sul libero mercato. Secondo i consiglieri pentestellati questa è l’unica soluzione per rispondere ai problemi di emergenza abitativa.
Il provvedimento si basa sulla fotografia che vede a Torino 18mila alloggi di edilizia sociale, di cui un terzo appartenenti al Comune, oltre undicimila all’Agenzia territoriale per la casa e la parte restante ad altri enti. Di tutti questi, negli ultimi anni, circa un migliaio è rimasto inabitato e senza un contratto di locazione. Parte importante del problema sarebbe, secondo i consiglieri di maggioranza, la mancanza di «interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria: questi alloggi sono circa 200. Gli interventi per il ripristino di questi alloggi sono sempre stati rimandati, lasciando cosi gli alloggi inagibili, vuoti», come sottolinea Deborah Montalbano, annunciano come i lavori di recupero e mantenimento saranno tra le prime preoccupazioni dell’amministrazione comunale.
«Il fabbisogno stimato per gli alloggi della città di Torino, localizzati sul territorio cittadino, è di circa 42 milioni di euro mentre il fabbisogno manutentivo degli interventi è di 8 milioni di euro», dicono dal Comune. A partire da questo, sempre Montalbano sottolinea come «se le risorse destinate all’acquisto sul mercato di alloggi privati vengono dimezzate a 3 milioni di euro si potrebbero comprare 20 unità abitative e cosi facendo rimarrebbero risorse sufficienti per finanziare tutti gli interventi necessari di ripristino degli alloggi vuoti circa 50 alloggi. In totale si avrebbero 70 alloggi da destinare alle esigenze abitative».