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venerdì, 18 Ottobre 2024

Elena Ceste, gli inquirenti: “Uccisa dal marito in modo violento”

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Probabilmente è stata soffocata. Così è morta Elena Ceste. E a soffocarla secondo i Carabinieri di Asti è stato il marito Michele Buoninconti, il vigile del Fuoco.
La mamma di Costigliole d’Asti sarebbe stata uccisa in maniera violenta, tra le mura di casa, poi il marito sempre secondo l’accusa si sarebbe liberato del corpo ritrovato mesi dopo la sua scomparsa in un canalone vicino a casa.
«Escludiamo l’annegamento – spiega il comandante dei Carabinieri Fabio Federici – Elena Ceste probabilmente è morta per asfissia. Una morte violenta avvenuta nella sua abitazione». Sul movente che ha portato all’arresto per omicidio volontario premeditato di Michele Buoninconti gli inquirenti hanno pochi dubbi: c’era una situazione familiare con criticità e conflittualità come scritto nelle carte presentate dal pubblico ministero Laura Deodato in cui si chiedeva l’arresto di Buoninconti e accolte dal gip Giacomo Marson.
La procura non ha mai creduto alle parole del marito e l’aveva già iscritto nel registro degli indagati il 24 ottobre. Poi si sono aspettati i risultati dell’autopsia per chiedere l’arresto dell’uomo.

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