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giovedì, 24 Ottobre 2024

È nata Qurami, l’app che fa le code agli sportelli al posto tuo

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Le code agli sportelli sono l’incubo di chi vive nelle grandi città. Chi, infatti, non ha mai desiderato poter saltare la noiosissima fila e trovarsi direttamente a parlare con chi di dovere?
Da oggi, questo sogno inespresso può diventare realtà (o quasi), grazie a Qurami, una nuova app gratuita per smartphone messa a disposizione dal Comune di Torino nell’ambito delle soluzioni proposte da Smart City. L’applicazione, valida per ora in via sperimentale negli uffici della Soris (Società Riscossione s.p.a.) di via Vigone 80, permette di “staccare il numero” per la fila direttamente dal cellulare, conoscendo quindi in tempo reale il numero di persone davanti a sé quando si è ancora fuori dall’edificio. Questo consente di risparmiare minuti preziosi, evitando di perdere tempo e ottimizzando quindi giornate spesso per tutti stressanti e faticose.
Qurami, avviata a partire dallo scorso ottobre, è il risultato di un protocollo d’intesa sottoscritto tra la Fondazione Torino Smart City e la società Qurami srl.
«Questo servizio rappresenta un valido esempio di come gli strumenti che la tecnologia ci mette oggi a disposizione possono incidere positivamente sulla nostra quotidianità – commenta Enzo Lavolta, assessore all’Innovazione della Città di Torino e presidente della Fondazione Torino Smart City – migliorando la qualità della vita dei cittadini che si recano presso gli uffici e che, attraverso il loro smartphone, possono così gestire ed organizzare al meglio il loro tempo. E di riflesso si riduce anche lo stress degli addetti agli sportelli. Sarebbe quindi utile estendere servizi e strumenti come questo anche ad altre realtà».
Nel 2013 Qurami, già attiva a Roma, Milano, Firenze, Padova e Triste, è stata selezionata dalla testata hi-tech americana TechCrunch tra le 40 start-up italiane più promettenti e pochi mesi fa le è stato assegnato il premio internazionale UK-Italy Springboard per l’Innovazione.

@ElisaBellardi

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