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domenica, 8 Settembre 2024

Droni a caccia di buche per il Parco Dora

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L’assessorato all’Ambiente di Torino fa ricorso a nuove tecnologie per scoprire buche o zone potenzialmente pericolose del Parco Dora. Lo annuncia l’assessore Alberto Unia che spiega come droni, georadar e onde elettromagnetiche verranno utilizzate per cercare buche o dislivelli proprio nell’area verde dove qualche settimana fa un bambino è caduto in una buca profonda 5 metri, finendo in un locale interrato. 

Unia spiega che la Città “si è attivata per avviare un’indagine conoscitiva per individuare cavità o locali sotterranei non rilevabili dalla documentazione agli atti e per individuare i necessari interventi di messa in sicurezza”. 

Spiegando quanto accaduto al bimbo Unia ha precisato che secondo le prime valutazioni “l’incidente sarebbe attribuibile a difetti costruttivi e non a carenze di manutenzione” e ha che “nella seconda settimana di giugno inizierà l’attività di monitoraggio con l’utilizzo di onde elettromagnetiche e di georadar per individuare la presenza di cavità superficiali nel terreno”. “Sarà inoltre eseguita – ha aggiunto Unia – una ripresa fotografica per mezzo di un drone per ottenere una carta di riferimento aggiornata che consentirà di riconoscere tutte le zone anomale visibili in superficie”. 

L’indagine riguarderà una superficie di 10mila metri quadrati e se sarà necessario sarà estesa ad altre zone del parco. Venerdì è stato effettuato un primo sopralluogo da parte della società alla quale è stato affidato il lavoro. 

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