Salta la tradizionale sfilata del Gay Pride per le vie del centro che il comitato Torino Pride aveva già organizzato per il 18 settembre.
“Sin dal grande e straordinario Pride Nazionale del 2006, il Coordinamento Torino Pride, ha sempre dialogato e collaborato con le Istituzioni. La Regione Piemonte, il Consiglio Regionale del Piemonte, la Città di Torino, la Prefettura e la Questura sono sempre stati interlocutori attenti e nella maggior parte dei casi sensibili. Quest’anno ci tocca inevitabilmente constatare che qualcosa non ha funzionato!” ha commentato il coordinatore del Torino Pride Alessandro Battaglia dopo che la manifestazione non è stata autorizzata.
“Il Coordinamento Torino Pride e le associazioni che lo compongono hanno sempre avuto, dall’inizio della pandemia Covid-19, moltissima attenzione e rispetto annullando il Torino Pride 2020 e molte altre iniziative in programma fermando, come hanno dovuto e voluto fare molte altre organizzazioni, le proprie attività per tutelare la salute di tutte e tutti”.
Al centro della contesa la decisione della Questura di autorizzare solo manifestazioni statiche e la volontà degli organizzatori del Pride di realizzare una marcia per i diritti.
“La recente entrata in zona bianca ha fatto immaginare a tutte le organizzazioni Pride di Italia che fosse arrivato – sempre nel rispetto delle regole e con la massima attenzione alla salute dei cittadini e delle cittadine – il momento di pensare e immaginare la manifestazione politica più importante e attesa: il Pride. La marcia per i diritti” spiegano ancora dal coordinamento.
Insomma, salta l’appuntamento del 18 settembre ma subito si rimedia il 25 settembre con l’appello per una manifestazione statica: “Il nostro sarà un NON PRIDE perché i nostri corpi possano essere comunque orgogliosi e le nostre istanze visibili”.
Intanto, l’8 ottobre il Torino Pride sarà protagonista a Biennale Democrazia e, dal 14 al 18 ottobre al Salone Internazionale del Libro di Torino.