«Siamo sotto attacco, il Movimento è sotto attacco. In questo momento stanno provando ad accerchiarci da tutti i lati: tv e giornali, partiti e dirigenti pubblici lottizzati sanno che rischiano di perdere tutto». E’ la dura reazione del candidato premier M5s Luigi Di Maio alla notizia degli avvisi di garanzia per reato di falso ideologico in atto pubblico, sulla vicenda Ream, notificati alla sindaca Chiara Appendino, al suo portavoce Paolo Giordana e all’assessore al Bilancio Sergio Rolando.
«È raccapricciante – aggiunge Di Maio scrivendo sul blog di Beppe Grillo – quando Chiara Appendino ha denunciato Fassino per i debiti lasciati, erano distratti da altro. Di Sala indagato nessun italiano ne ha sentito parlare. Oggi tutti con i titoloni a nove colonne, solo per una denuncia del Pd. Riuscite a vedere cosa stanno combinando? Bene. E’ ora di sottrarsi a questo gioco. La verità non esiste più, la notiziabilità non esiste più, l’informazione non esiste più. Qui esiste solo un imperativo categorico a cui i media obbediscono: dagli addosso al MoVimento 5 Stelle». Per Di Maio è ora il momento di “metterci la faccia e la nostra è pulita” ritornando ai vecchi slogan dei vaffaday.
«È un sistema che si difende – aggiunge Di Maio – e noi ce la metteremo tutta per mandarli a casa e restituire libertè di voto, di informazione e di partecipazione agli italiani».
In conclusione lo sfogo del leader pentastellato si rivolge alla popolazione chiedendo a tutti uno sforzo ulteriore per denunciare il clima di falsità che li circonda: «lo faremo noi per primi. Diffondiamo noi le notizie e denunciamo ogni falsità dei media. Evidenziamo ogni titolo falso. Smascheriamo ogni servizio fazioso. Abbiamo la Rete e soprattutto la nostra parola di uomini e donne libere, raccontiamo a tutti come stanno le cose, discutiamone, mostriamo le prove della farsa a cui stiamo assistendo. E’ il momento di metterci la faccia. La nostra, pulita, contro la loro, impresentabile e da oggi non staremo più zitti, ora si inizia a ribattere colpo su colpo».