Faceva pagare una salata parcella ai suoi pazienti, ma spesso “dimenticava” di emettere le ricevute. Gli uomini del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Cuneo hanno denunciato per peculato un medico specialista che svolgeva la professione sia in un ospedale della città, sia nel proprio studio.
In Italia, infatti, i medici che lavorano sia nel pubblico che nel privato devono versare alle Asl di competenza il ricavato della propria attività non statale. Le Aziende Sanitarie, a loro volta, trattengono una parte del denaro e versano il rimanente ai dottori. Un passaggio che il medico cuneese la maggior parte delle volte saltava, intascando direttamente tutto l’incasso delle visite e appropriandosi, di fatto, di denaro della pubblica amministrazione.
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