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giovedì, 24 Ottobre 2024

Costigliole d'Asti un mese dopo la scomparsa di Elena Ceste

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Ormai è passato un mese, ma di Elena Ceste, la mamma di 37 anni scomparsa dalla piccola frazione Motta di Costigliole d’Asti non si sa più nulla.
Tutto è cominciato il 24 gennaio scorso. Il marito, Michele Buoninconti, porta i figli a scuola. Elena non se la sente e rimane a casa. Al suo rientro della donna non rimane nulla se non i suoi vestiti e un assorbente intimo abbandonati nel giardino, la fede nuziale sul tavolo e gli occhiali da vista.
Le ricerche
Il marito, vigile del fuoco di Alba, appena rientrato a casa la cerca, chiede ai vicini. L’ultima persona che l’ha vista dice di averla notata nel giardino di casa vestita con dei pantaloni e una maglietta a maniche corte.
Dopo due ore tutti stanno cercando Elena Ceste. Carabinieri, protezione civile, vigili del fuoco e volontari battono tutta la zona. Elena però sembra essersi volatilizzata.
I cani molecolari perdono le sue tracce a ottocento metri dalla sua abitazione, vicino alla chiesa di Santa Margherita che la donna frequentava con la sua famiglia tutte le domeniche.
La verità nascosta
La vita di Elena viene rivoltata come un calzino. Ogni dettaglio viene sbattuto sulle prime pagine. Ma della sua vita si apprendono nuovi dettagli lentamente. Piano piano. Ogni volta che il marito parla di lei si aggiunge un particolare.
Prima la madre modello senza alcuna ombra. Poi però qualcosa cambia.
Elena tutte le sere, dopo che tutti andavano a dormire, si rifugiava su internet a chattare per ore con un amico d’infanzia.
E poi i messaggi assillanti di un altro uomo, un amico di famiglia.
Il ricatto
«Mi ha detto che la stavano ricattando per una sua debolezza. Ha parlato di un fotomontaggio, un filmato di lei con un uomo: non riusciva a muoversi, non era consapevole, ma aveva visto un’ombra nel buio e una lucina, come di una telecamera», dice Buoninconti.
Elena dunque si sfoga con il marito, parla di un video compromettente con un uomo con cui si sarebbe incontrata mentre un’altra persona li avrebbe registrati. «Ho visto nel buio una lucina rossa» avrebbe detto Elena al marito.
E poi sarebbe cominciato il ricatto: «Ricattata sui figli» dice Michele. «Mia moglie per non farlo sapere ai figli è andata via, o qualcuno l’ha portata via», sostiene ancora.
I sospetti
Ma di chi parla il marito? Accusa un uomo con una Golf grigia, che però è già stato ascoltato dagli inquirenti e ha un alibi di ferro.
E il racconto di Buoninconti non convince gli investigatori. Non trovano riscontri. Sul computer di Elena non hanno trovato nessun video e nessuna chat “strana”.
Intanto le lancette corrono e della mamma dei quattro figli non si hanno notizie.
Restano gli appelli di chi le voleva bene che rimbombano assordanti nel vuoto che ha lasciato Elena.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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