Il Gruppo Torinese Trasporti non regge all’emergenza Coronavirus: un danno economico troppo alto e arriva la cassa integrazione per i dipendenti.
Questa decisione, storica visto che è la prima volta che questo avviene nella storia di GTT, è stata presa per fare fronte ad una perdita quantificata in 9 milioni al mese. Lo ha annunciato l’amministratore delegato Gtt, Giovanni Foti. “L’unica operazione che oggi possiamo fare e stiamo adottando, con grande dispiacere, è questa. Stiamo garantendo il servizio, con sanificazione e disinfezione costante dei mezzi. Dobbiamo ringraziare il personale che continua a essere in prima linea in questo momento complicato”.
La cassa verrà attivata dal 30 marzo e avrà una durata di 9 settimane. “La nostra preoccupazione- prosegue Foti- e’ che ci venga riconosciuta anche la produzione del servizio delle ore non fatte per causa di forza maggiore“. Secondo Gtt il crollo dell’utenza e’ superiore al 90%.
“La metropolitana conta in media 155mila passaggi di solito. Oggi il numero è sceso a 10mila. Per questa ragione, le corse della metropolitana verranno ulteriormente ridotte”. I sindacati sono stati informati questa mattina.
Il consigliere comunale di Azione ed ex assessore ai Trasporti Claudio Lubatti chiede un intervento dell’amministrazione Appendino: “La Città si impegni ad integrare la diminuzione del salario conseguente all’attivazione del Fondo Bilaterale di Solidarietà”.
“Una decisione storica per Gtt – dice Lubatti -, cassa integrazione a rotazione per tutti i dipendenti, a zero ore, per il massimo periodo possibile, cioè 9 settimane. I dipendenti di Gtt erogano un servizio essenziale affinché nel paese i cittadini non perdano completamente il diritto alla mobilità, ove permessa ovviamente”.