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domenica, 8 Settembre 2024

Coronavirus, Grimaldi (LUV): Mascherine ai piemontesi, Lega tra gaffe e propaganda per coprire una palese inadeguatezza

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Oggi pomeriggio il Consiglio Regionale darà il via libera al testo di legge che all’articolo 1 recita: “al fine di far fronte all’emergenza sanitaria in atto nella Regione Piemonte, connessa alla diffusione dei contagi da COVID-19, la Giunta regionale, ai sensi degli articoli 15 e 16  del decreto legge 17 marzo 2020, n.18 (Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per le famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19), è autorizzata all’acquisto e distribuzione di mascherine ad uso sociale per tutta la popolazione piemontese”.

“Purtroppo” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi – “la Lega non ha il senso dell’opportunità, continua a dire che va tutto bene e a confondere se stessa con la Regione. Le mascherine saranno acquistate attraverso le donazioni pervenute dalle imprese e dai privati per l’emergenza Covid, grazie al fatto che il Consiglio ha autorizzato una variazione di bilancio. Non è certo la Lega a regalare mascherine a tutti i piemontesi”.

“D’altra parte” – prosegue Grimaldi – “siamo abituati a un partito capace di dire tutto e il contrario di tutto: ‘apriamo, chiudiamo, riapriamo di nuovo’ a seconda del momento e dell’instant poll dettato da Salvini, pronto a imitare il modello Lombardo senza alcuna riflessione e a scaricare le colpe degli errori su chiunque. Quest’ultimo scivolone è la cifra del loro stile. Oltre alla gaffe, il numero di comunicati e di grafiche già pronte ci fa capire che questa campagna social e le mascherine stesse per loro, più che dal Covid, servono a coprirsi da una palese inadeguatezza. Le mascherine, invece, sono una cosa seria e avrebbero dovuto disporne innanzitutto e subito tutti coloro che lavorano là fuori per ognuno di noi. Ora vorremmo sapere dalla Giunta come verranno distribuiti i DPI, come intende spiegare alla popolazione il loro utilizzo e che tipo di dispositivi sono, come si sta muovendo per evitare il ‘caro mascherine’ nelle farmacie e non solo”.

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