Il 50 per cento degli alberghi torinesi sceglie la strada della chiusura temporanea per abbattere i costi di gestione, «nell’attesa che il governo definisca le forme di sostegno alle imprese del settore». A rendere noto il dato Federalberghi Torino, che ricorda che «in diverse occasioni e con diverse modalità l’Associazione degli imprenditori alberghieri torinesi ha già chiesto a enti locali e governo di prevedere l’esonero da tutte le imposte locali e fondi di emergenza destinati direttamente alle imprese del settore».
«La scorsa settimana abbiamo resistito e tenuto aperte le strutture in attesa dell’evolversi della situazione sul nostro territorio – dichiara Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino – oggi, dopo che l’ultimo Dpcm ha esteso la zona protetta a tutto il territorio nazionale, molte strutture stanno valutando l’opportunita’ di chiudere temporaneamente per contenere le perdite e preservare i livelli occupazionali. Di fronte a una crisi senza precedenti – conclude – non esistono altre strade per resistere, nell’attesa che il governo e gli enti locali diano corso alle procedure per assicurare forme di sostegno alle imprese e ai dipendenti, con la speranza che questa emergenza possa risolversi il prima possibile».