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mercoledì, 23 Ottobre 2024

Coronavirus, a Torino rinviata la Tari per le aziende

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Arriva dal Comune di Torino una prima misura di aiuto per le attività commerciali messe in crisi dall’emergenza Coronavirus. La sindaca Chiara Appendino ha annunciato che sarà posticipato il pagamento delle prime due rate della Tari per le utenze non domestiche e saranno concessi rimborsi alle famiglie di bambini frequentanti nidi e materne comunali.

La sindaca ha presentato la proposta ai rappresentanti delle categorie produttive incontrati in Prefettura, insieme al prefetto Claudio Palomba e agli assessori regionale e comunale con deleghe al Turismo e al Commercio.
«Il provvedimento che consente di posticipare il pagamento della prima e della seconda rata Tari è assunto con il consenso delle categorie produttive e, oltre a permettere ad aziende e operatori di poter superare questo momento di crisi di liquidità generato dai minori consumi registrati negli ultimi giorni, concede tempo di capire quale tipologia di interventi effettuare anche alla luce dell’evolversi della situazione» spiegano da Palazzo di Città.

Una misura accolta positivamente dalla consigliera e vicepresidente della Commissione Commercio Maria Grazia Grippo che proprio ieri in Sala Rossa aveva presentato un emendamento all’Ordine del giorno per chiedere al Comune di intervenire in prima persona. «Bene che la sindaca abbia deciso di recepire almeno una delle istanze che il gruppo Pd, attraverso una mia proposta, aveva avanzato per sostenere da subito le categorie economiche piú colpite dalle misure di contenimento del Coronavirus. La decisione della sindaca di posticipare il pagamento delle prime rate della Tari per le utenze non domestiche è un primo passo per andare incontro alle difficoltà che molte categorie del mondo produttivo, del commercio e del turismo stanno attraversando in questi giorni. Il fatto che l’amministrazione abbia tramutato in qualcosa di concreto la mia proposta rappresenta per me una vittoria del buon senso e di un’istituzione, quella comunale, che deve mostrare la propria vicinanza ai cittadini da subito senza semplicemente delegare al governo di Roma il compito di aiutare chi ha subito danni alla propria attività» ha dichiarato Grippo.

Mentre la capogruppo M5s Valentina Sganga sottolinea come Torino è la prima città in Italia ad applicare misure di questo tipo: «Siamo vicini alle imprese colpite dall’emergenza coronavirus. E non lo siamo solo a parole.  Per questo abbiamo proposto il differimento del pagamento della Tari per le imprese commerciali di Torino.  Siamo la prima città d’Italia a fare questa scelta. Tutti sapete le difficoltà di bilancio in cui si trova la città, è un rischio che però dobbiamo prenderci perché, come diciamo fin dall’inizio, la tutela della salute viene prima di tutto. E per tutelare la salute al meglio si deve sostenere chi è più colpito dalle misure di contenimento del virus. Voglio ringraziare la sindaca Appendino per questa scelta e i rappresentanti delle categorie produttive che fin dall’inizio hanno accolto con senso di responsabilità le limitazioni adottate».

Anche i consiglieri di minoranza Aldo Curatella, Federica Scanderebech e Marina Pollicino hanno commentato la decisione della prima cittadina: «Bene il primo passo intrapreso oggi dalla Giunta in merito alle scadenze della TARI, ma deve solo essere il primo passo di una lunga serie di azioni che l’Amministrazione comunale può e deve fare per fronteggiare il danno economico che ha provocato l’emergenza coronavirus. In più chiediamo che la Sindaca sospenda gli adempimenti tributari (comprese le cartelle di pagamento) per tutto il periodo emergenziale, preveda l’esonero dell’addizionale IRPEF e la riduzione dei tributi locali (COSAP, IMU, CIMP, imposta soggiorno, TASI, e non solo TARI come deciso oggi) per ogni giorno di applicazione delle misure di emergenza».

Per il presidente di Confesercenti Giancarlo Banchieri quello di oggi è «Un primo segnale concreto che va nella giusta direzione. Ci aspettiamo dalle istituzioni locali e nazionali misure ben altrimenti strutturali, incisive e straordinarie come straordinaria è l’emergenza che rischia di mettere in ginocchio negozi, mercati e pubblici esercizi. Ma apprezziamo la decisione dell’amministrazione, che può alleviare almeno in parte la crisi di liquidità che si trovano ad affrontare le aziende commerciali, prive di un regolare e sufficiente flusso di cassa a causa della contrazione dei consumi. Specialmente per il settore della somministrazione, l’esborso rappresentato dalla Tari è ingente: poterlo evitare in questo momento rappresenta senza dubbio una boccata d’ossigeno. Mai come ora è necessario che tutti facciano la propria parte affinché l’emergenza sanitaria non si trasformi in emergenza economica».

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