La sindaca di Torino Chiara Appendino domani, giovedì 19 marzo, firmerà l’ordinanza in cui, garantendo i servizi essenziali (in particolare le attività dedicate ai più fragili e per le esigenze e i fabbisogni non differibili), lascerà a casa, per l’emergenza Coronavirus, un altro migliaio di dipendenti comunali.
Lavoratori che andranno ad aggiungersi ai 3 mila 589 già in smart working, congedo, ferie o permesso «portando così al 60-65% la quota del personale della Città di Torino non fisicamente presente negli uffici», spiega Appendino.
«Abbiamo rivisto le impostazione su alcuni servizi – ha aggiunto la sindaca – alla luce del decreto “Cura Italia” e che punta a ridurre gli spostamenti in città incentivando le prestazioni a distanza».
Rimangono garantiti i servizi essenziali, come i servizi sociali e l’anagrafe, altri saranno sospesi.
Alcuni servizi invece subiranno variazioni e altri ancora si svolgeranno in modalità “virtuale”, esclusivamente online. Ad esempio Soris che a partire da oggi fino al 31 maggio sarà chiuso e le spedizioni di documenti da parte di Soris (le multe, pignoramenti etc.), sono sospese.
«L’obiettivo – continua la sindaca – è incrementare il lavoro agile. Grazie a questo nuovo provvedimento, ci saranno altre mille persone, tra cui 600 agenti della polizia municipale, che non dovranno lavorare fisicamente negli uffici comunali».