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giovedì, 24 Ottobre 2024

Contro lo spreco di cibo, 8 ricette per cucinare con gli scarti

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

di Vanna Sedda
Una buona parte del cibo che acquistiamo finisce nelle spazzatura, o perché lo dimentichiamo in frigorifero oppure perché ne cuciniamo troppo. Spesso non conosciamo i diversi modi in cui possiamo prepararlo e ne gettiamovia più della metà. Come nel caso delle verdure. Prendete ad esempio le fave, ne mangiamo circa il 30%, il resto solitamente lo buttiamo.
Il rapporto 2014 sullo spreco domestico realizzato da Waste Watcher – Knowledge for Expo, il nuovo osservatorio nato per svolgere studi e ricerche sui temi caratterizzanti l’Esposizione Universale, quali alimentazione, agricoltura, ambiente e sostenibilità, evidenzia che ogni anno lo spreco alimentare costa agli italiani 8,7 miliardi di euro, che corrisponde acirca 213 grammi di cibo gettato in media alla settimana, al costo di 7,06 euro settimanali a famiglia. Una cifra consistente, soprattutto di questi tempi. Per non considerare poi l’aumento delle emissioni di carbonio che ne derivano, con ripercussioni ambientali rilevanti, soprattutto sul clima. Un modo per evitare gli sprechi, di cibo e di denaro, è imparare a cucinare quelli che solitamente vengono considerati scarti, ma che in realtà possono trasformarsi in piatti prelibati. Sono tanti i modi in cui si possono preparare, vi proponiamo 8 facili ricette che stimoleranno la vostra fantasia, con un occhio al portafoglio e l’altro all’ambiente.
Brodo di verdure o di pesce
Le rimanenze di tutte le verdure, e di tutti i pesci, possono essere utilizzate per fare un ottimo brodo. Potrete così riciclare gli scarti di: prezzemolo, sedano, carote, cipolle, porri (comprese le radici), finocchi, bietole, coste, zucca, ma anche i gambi di asparagi e broccoli, le foglie di cavoli, cavolfiori, ravanelli e lattuga. Nel caso del pesce: gusci, lische, teste, crostacei compresi. Lavate le verdure o i pesci molto bene e fateli cuocere in acqua salataper circa un paio d’ore. Considerate 1 litro e mezzo d’acqua per ogni litro di brodo che volete ottenere. Filtrate poi il brodo attraverso un colino foderato con una pezzuola o con la carta assorbente da cucina.
Scorze di fave in padella o alla griglia
Dopo aver sgranato le fave, non buttate via le scorze che le racchiudono! Potrete cucinarle come ottimo contorno. Lavatele bene ed eliminate le estremità e i filamenti laterali, tagliatele a tocchetti e fatele sbollentare per qualche minuto. Scolatele e saltatele in padella con olio, aglio e un pizzico di peperoncino per 5 minuti. Se sono fresche, non troppo grosse e piuttosto tenere potete cuocerle direttamente in padella, magari aggiungendo della salsiccia, dadini di prosciutto o pomodorini.
Sono ottimeanche alla griglia (o bistecchiera), condite con olio, limone, aglio, erbe aromatiche, sale e pepe.
Bucce di anguria
Con le bucce di anguria potete preparare un fresco carpaccio, perfetto come antipasto nella stagione estiva. Una volta eliminato lo strato più esterno, quello verde scuro, affettate sottilmente la parte bianca e disponetela su un piatto da portata. Condite le fette con olio, aceto, sale e pepe e lasciatemarinare in frigorifero per circa mezzora.
Crema di baccelli di piselli
Questa crema è perfetta per condire primi o secondi, per esempio il bollito! Lavate bene i baccelli, togliete picciolo e filamenti esterni, sbollentate per qualche minuto, infine centrifugate.
Bucce di patate fritte o al forno
Le bucce di patate, ben lavate dalla terra e tagliate a striscioline, sono ottime fritte o al forno.
Crema di gambi di broccoli
I gambi dei broccoli diventano una crema densa bollitifinchè non diventano teneri e frullati, con l’aggiunta di un goccio di latte, olio e spezie.
Foglie di carciofo in pinzimonio o in crema
Dei carciofi solitamente si mangia solo il cuore, mentre le foglie più esterne raramente vengono utilizzate, perdendo circa il 60% dell’ortaggio. Le più tenere gustatele in pinzimonio, quelle più coriacee fatele cuocere in acqua bollente (20 minuti in pentola a pressione, 40 in pentola normale) e passatele in centrifuga.
Zuppa di foglie di ravanello
Le foglie di ravanello preparatele in zuppa: fate un soffritto di cipolla a cui unirete le patate tagliate a dadini e il brodo vegetale. Dopo 10 minuti aggiungete le foglie senza steli, fate cuocere qualche istante, centrifugate e rimettere sul fuoco altri 5 minuti, con l’aggiunta di latte e noce moscata.
E voi, avete altri suggerimenti?

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