«Non possiamo stiracchiare a piacere le norme dello Statuto in base a logiche politiche. Non ci sto a questo gioco. Le regole saranno rispettate. La Compagnia avrà il suo nuovo presidente nei tempi previsti».
Così interviene Luca Remmert, presidente della Compagnia di San Paolo, in risposta Ugo Mattei, docente dell’ateneo torinese, che per primo aveva rivolto un appello per chiedere il mantenimento dello status quo nella composizione dei vertici della fondazione fino all’elezione del prossimo sindaco di Torino. Un appello raccolto Giorgio Airaudo, senatore di Sinistra Italiana e candidato sindaco.
«Sarebbe impossibile è pericoloso – ha sottolineato Remmert – non rispettare le regole, sarebbe la dimostrazione di dipendenza da un soggetto e del non considerare tutti i soggetti designatori allo stesso livello. Non si possono adeguare le regole a situazioni particolari come una campagna elettorale. Un presidente deve fare anche il notaio e non fare prevalere considerazioni politiche su regole chiare. Non siamo una one man company, il peso che hanno i presidenti del consiglio generale e del comitato di gestione è fondamentale».