Era l’otto settembre del 2010 quando sul palco della festa Nazionale del Partito Democratico, in piazza Castello a Torino, sale Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl.
Davanti a lui non ci sono però solo i militanti del Pd (alcuni di loro avevano già dimostrato il loro disagio dalla presenza del sindacalista) ma anche un gruppo nutrito di contestatori formato da precari, disoccupati e studenti. Una protesta contro l’atteggiamento, secondo i manifestanti, troppo accondiscendente del sindacato con il Lingotto, in particolare con Sergio Marchionne, sulle vicende legate alla Fiat.
Il servizio d’ordine del Pd e la polizia intervengono: volano, spinte, slogan e vengono accesi dei fumogeni. Uno di questi finisce sul palco, proprio mentre Bonanni lo sta abbandonando.
Oggi, quattro anni dopo, per quel fumogeno il pubblico ministero Enrico Arnaldi Di Balme ha chiesto quattro mesi di reclusione per il presunto lanciatore, con l’accusa di danneggiamento e tentate lesioni.
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