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martedì, 22 Ottobre 2024

Caso Pasquaretta : maggioranza e opposizione uniti per chiedere chiarezza sul ruolo di Sacco

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Chiarezza e trasparenza è ciò che chiede il partito Democratico a Torino, dopo che sono stati resi pubblici i verbali del presunto tentativo di estorsione da parte del ex capo ufficio stampa della sindaca Appendino, Luca Pasquaretta. L’attenzione del capogruppo Dem, Stefano Lo Russo, questa volta non sarà concentra sul giornalista lucano, bensì, sull’assessore Alberto Sacco. Infatti oggi in consiglio comunale il Pd, ha richiesto la presenza della prima cittadina, al fine di riferire su alcuni aspetti della vicenda emersi dal lavoro dei magistrati.

«Al di là dei risvolti penali e di molte vicende dai contorni non chiari che non ci competono in alcun modo e che verranno chiarite nelle sedi proprie e dalle autorità competenti» spiega Lo Russo «Ci sono elementi etici e politici davvero macroscopici che sono emersi in questi giorni in ordine al comportamento tenuto dalla Sindaca e dal suo Assessore Alberto Sacco a valle delle dimissioni di Pasquaretta che non possono essere sottaciuti. Ne va della credibilità  dell’istituzione».

«Il confine dell’opportunità politica» conclude il capo gruppo Dem «non è e non deve essere solo il codice penale ma lo precede di gran lunga, arriva molto prima, soprattutto per un amministratore pubblico. Soprattutto a Torino».

Tre sono i punti, o meglio le domande a cui la sindaca ,secondo Lo Russo, dovrebbe rispondere, non solo al consiglio comunale ma a tutti i torinesi.

– Se è vero che, dopo essere stata costretta dalle polemiche politiche relative all’inopportunità della consulenza per la Fondazione per il Libro a far rassegnare le dimissioni al suo ex capo ufficio stampa Luca Pasquaretta, la Sindaca ha direttamente e personalmente esplorato, interessando

addirittura gli Uffici Comunali, la possibilità di una consulenza privata per Pasquaretta in IREN, società quotata e partecipata dalla Città;

– Se corrisponde al vero che l’Assessore Alberto Sacco si sarebbe attivato per far dare consulenze private a Luca Pasquaretta da parte di soggetti pubblici e privati cittadini e nazionali e se tale attività sia stata stimolata e/o sostenuta dalla Sindaca;

– Se ritiene che il favorire e l’adoperarsi per favorire specifici interessi privati rientri nei compiti del Sindaco della Città o dei suoi Assessori, risponda ad un interesse pubblico, sia un comportamento cristallino, trasparente ed eticamente corretto e se non ritiene invece che sia fortemente lesivo dell’immagine di correttezza ed imparzialità del Comune di Torino

Dunque il caso Pasquaretta più che mai tiene banco a Palazzo di Città, anche perché molti risvolti non sono stati totalmente chiariti. Ne è prova, che anche il consiglio di maggioranza ha deciso di chiedere spiegazioni dopo aver appreso le notizie dai quotidiani. Facile ipotizzare che la prossima riunione di maggioranza sarà incentrata sulla figura di Alberto Sacco.

Paolo Bogliano

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