Scritto da Michele Paolino
La giunta comunale di Torino corre ai ripari per trovare una soluzione provvisoria per far fronte alla sospensione di fatto del servizio di buoni pasto Qui! per i dipendenti comunali che da alcuni giorni non riescono più ad usufruirne poichè le attività convenzionate non accettano di ritirare la tessera elettronica, a causa del fatto che il rimborso del costo del pranzo non viene più garantito da tempo.
Sostanzialmente, tenendo conto delle disposizioni Consip fissate il 13 luglio scorso, nei prossimi giorni la giunta comunale dovrebbe approvare una delibera che, a fronte delle difficoltà che stanno impedendo agli oltre 9000 dipendenti comunali di utilizzare il buono mensa elettronico, si propone di risolvere consensualmente il contratto con il fornitore, tenendosi anche i Pos, che servono tra l’altro a rilevare le presenze dei dipendenti nelle sedi decentrate.
La delibera dovrebbe inoltre incaricare il Servizio Appalti della Città a predisporre gli atti necessari per la rapida individuazione di un gestore temporaneo fino a quando Consip non avrà provveduto, si immagina a settembre, ad assegnare un nuovo appalto ad un nuovo soggetto.
E come faranno i dipendenti nel frattempo?
Si può immaginare che la delibera d’urgenza, al momento ancora in bozza, possa prevedere dei meccanismi di rimborso per il periodo luglio/agosto di 7 euro al giorno a fronte dello scontrino fiscale presentato dal dipendente. E dovrebbero avere mezz’ora in più di tempo per la pausa pranzo, recuperabile a fine giornata.
Molta fibrillazione tra dipendenti e sindacati da una parte e amministrazione dall’altra anche perchè bisognerà trovare il modo di riconoscere il rimborso in busta paga senza che venga in qualche modo tassato o considerato parte integrante della retribuzione.
Una vicenda difficile e complessa che rischia di far passare l’appetito a più di una persona dalle parti di Palazzo Civico.