Giallo a Caselle, nel torinese, dove tre anziani sono stati ritrovati morti nella propria abitazione, una villetta a schiera di via Ferrari 13. Si tratta di Claudio Allione, 67 anni, impiegato dell’aeroporto in pensione, della moglie Mariangela Greggio, 65enne ex professoressa, e della madre di lui Emilia Campo D’Allorto, 93 anni. Sui corpi, ritrovati con i vestiti addosso nelle rispettive camere da letto, i segni di soffocamento e di arma da taglio, che farebbero propendere per l’ipotesi dell’omicidio a coltellate. In casa sono stati trovati due pastori tedeschi, vivi, ma per ora nessuna traccia dell’arma del delitto. Ad indagare sulla vicenda i carabinieri della compagnia di Venaria e della stazione di Caselle, coordinati dal sostituto procuratore Fabio Scevola.
I fatti. A dare l’allarme Maurizio, il figlio 30enne della coppia, carrellista muratore. Lui, che sostiene di essersi trovato, nei giorni scorsi, in Val D’Aosta a sciare, ha affermato di non essere riuscito a mettersi in contatto con i propri genitori per qualche ora e ha chiesto ad un amico di andare a controllare se non fosse successo qualcosa. E sarebbe stato proprio quest’ultimo ad avvertire i militari. Sul posto sono intervenuti, oltre ai carabinieri, vigili del fuoco e 118.
La prima ipotesi è stata quella della morte di soffocamento per monossido di carbonio, subito smentita dal medico legale. Poi si è pensato all’omicidio suicidio, ma il tipo di ferite farebbe saltare anche questa teoria. Così, mentre gli inquirenti interrogano il figlio Maurizio, si fa strada lo scenario più inquietante: quello di un delitto avvenuto all’interno della cerchia familiare.
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