Case di paglia, di legno, di argilla, di pietra. Ecocompatibili e con costi ridottissimi. Utopia? Ritorno al passato? Tutt’altro. Il progetto, presentato in questi giorni a “Restructura”, il salone dedicato a riqualificazione, recupero e ristrutturazione all’Oval di Torino, poggia su basi concrete che poco hanno a che fare con la nostalgia. E come spesso accade con le idee innovative, dietro c’è un gruppo di giovani. Si chiama “ArchiNature” il team composto da una decina tra architetti, ingegneri e designer tra i 19 ai 37 anni, tutti uniti dal medesimo obiettivo: creare abitazioni che migliorino la qualità della vita delle persone eliminando il superfluo, ma non le ultime tecnologie. Con un occhio all’ambiente e uno (il ché in periodi come questo non fa mai male) al portafoglio.
Luca Catalano, fondatore di “ArchiNature” e primo ideatore del progetto, spiega la filosofia che ci sta dietro. «Tutto è nato da un gruppo di lavoro al Politecnico – racconta – l’intento era quello di costruire abitazioni che lasciassero il territorio attorno il più possibile invariato. Abbiamo preso come esempio alcune strutture che si trovano sulle Alpi Svizzere, aggiungendoci comfort e tecnologia: siamo proiettati in avanti, non vogliamo vivere nel passato».
E quali materiali migliori di quelli naturali (e, in qualche caso, riciclati)? «La paglia, in particolare, è stata molto scartata nell’ultimo secolo – continua Catalano – in realtà è resistente ed è un ottimo isolante acustico e termico, il ché significa nessun bisogno di riscaldamento. L’illuminazione, invece, verrà data da pannelli fotovoltaici». Tutto all’insegna dell’ecologia, quindi o «a impatto zero» secondo la definizione dei membri del gruppo. Non solo: visto che si tratta di materiali poveri e tendenzialmente destinati allo scarto, i costi vengono minimizzati.
E qui si arriva al lato imprenditoriale di “ArchiNature”: «In tempi di crisi, potersi comprare una casa di proprietà diventa per la maggior parte delle persone un’impresa impossibile – dice Alessandro Armuschio, altro membro del gruppo – Con noi, un’abitazione da 100 metri quadri viene a costare sui 90mila euro. Al momento stiamo muovendo i primi passi tra settore pubblico e settore privato. Siamo in trattativa con il Comune di Pianezza per alcune abitazioni e un centro sportivo e diverse persone si sono già mostrate interessate alla nostra idea».
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