Scrive Carretta: “Sindaca Appendino stasera, spegniamo le “sue” Luci d’Artista. Sarebbe un bel modo per salutare al meglio Fiorenzo Alfieri”.
Così il consigliere comunale e segretario del Partito Democratico Mimmo Carretta lancia l’appello per ricordare l’ex assessore Fiorenzo Alfieri, che tra le molte iniziative portate avanti nei suoi 25 anni di assessorato, ci sono proprio luci d’artista che tutto il mondo vi ha sempre inviato e copiato.
Alfieri aveva 77 anni e da due settimane era ricoverato per Covid in Rianimazione all’ospedale Mauriziano, dove era stato trasferito dal Gradenigo. Laureato in Pedagogia, insegnante e dirigente scolastico, Alfieri è stato membro del Consiglio Direttivo dell’Irrsae Piemonte dal 1985 al 1995 e cultore della materia in psicologia evolutiva presso la Facoltà di Psicologia; successivamente è stato anche docente presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Torino.
Entra per la prima volta in Sala Rossa, come consigliere comunale nel 1975 e dall’anno successivo è assessore a Gioventù, Sport, Tempo Libero e Turismo; incarico ricoperto per nove anni, fino al 1985. Assessore al Sistema educativo dal 1995 al 1997, in quell’anno ottiene la delega alla promozione della Città, che mantiene fino al 2001, quando con Chiamparino sindaco diventa assessore alla Cultura.
Come assessore alla Cultura, come ha ricordato Carretta, Fiorenzo Alfieri promuove e segue Luci d’Artista, la riapertura di Palazzo Madama e di diverse sale teatrali, l’apertura del Mao e il completo rinnovamento del Museo dell’Automobile, lo sviluppo di Settembre Musica poi Mito, la nascita di Torinodanza e del Traffic festival.