Truffa, omissione colposa di misure antifortunistiche, violazioni varie in materia di sicurezza, apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo. Queste le accuse mosse nei confronti di un organizzatore di eventi, Francesco Pistarà, che aveva promosso un veglione davanti alla Palazzina di Caccia di Stupinigi. La serata si era conlusa con l’arrivo di carabinieri e vigili del fuoco chiamati dai partecipanti che non avevano potuto partecipare all’evento anche se avevano comprato il biglietto del costo di 100 euro, a causa della ressa.
Quarantatré le querele presentate in Procura. Della “festa da incubo” si sta occupando il procuratore Raffaele Guariniello.
All’evento parteciparono almeno duemila persone, ma il locale era troppo piccolo. Il veglione era stato pubblicizzato con una locandina e chi avesse voluto partecipare avrebbe dovuto telefonare a un numero di cellulare indicato. Evidentemente le richieste avevano, pero, superato di molto la capienza disponibile tanto che i querelanti lamentano mancanza di spazio, carenza di cibo e bevande e di servizi igienici.
Carenze riscontrate anche dal sopralluogo dei vigili del fuoco che però avevano anche evidenziato inadempienze di sicurezza, come la mancanza di un piano di emergenza, di estintori, di illuminazione e cartellonistica di emergenza.
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