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martedì, 22 Ottobre 2024

Campi rom, vertice in Comune: più polizia e telecamere nelle baraccopoli

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Un vertice in Comune per discutere dell’emergenza baraccopoli in città. Questa mattina la Sindaca di Torino, Chiara Appendino con gli assessori Sonia Schellino, Stefania Giannuzzi e Alberto Sacco hanno incontrato il comandante della Polizia Municipale Alberto Gregnanini e i responsabili degli uffici ambiente e servizi sociali per studiare un percorso di ripristino della legalità nei campi rom torinesi.
La prima azione, ha spiegato il capogruppo M5s in Consiglio Comunale, Alberto Unia, sarà «l’incremento massiccio del presidio fisso delle aree da parte del nucleo nomadi della Polizia Municipale» e «l’istallazione di telecamere fisse in punti strategici per monitorare i flussi di rifiuti che sono la principale causa dei roghi».
Mentre la Sindaca Appendino fa sapere che «chiederemo alla Procura e al tavolo della sicurezza di valutare la possibilità di avviare le verifiche economico-patrimoniali di alcune famiglie che popolano le baraccopoli, come già avvenuto in altri casi. Quanto prima in consiglio comunale discuteremo della modifica del regolamento delle aree sosta attrezzate per Rom e Sinti».
Allo stesso tempo, i servizi sociali del Comune sono pronti a dare il via a «un percorso di inclusione dei soggetti che si dimostreranno interessati ad essere inseriti all’interno del tessuto sociale con modalità innovative, prendendo spunto anche da esempi virtuosi presenti in alcune aree della Comunità Europea» come ha annunciato l’assessore alle politiche sociali Sonia Schellino.

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