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mercoledì, 4 Dicembre 2024

Bullismo, non servono divieti nel social ma il dialogo con i giovani

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Il garante per l’infanzia Vincenzo Spadafora, a Torino per una delle tappe della manifestazione #dirittialfuturo, ha spiegato una possibile ricetta per arginare il fenomeno del bullismo. Secondo Spadafora, non serve intervenire sui social network o vietare l’accesso ai minori, ma bisogna far leva sul senso di responsabilità dei ragazzi.
«Stabilire regole sull’uso dei social network, vietando l’accesso a internet ai minori o pensare che genitori e insegnanti possano fare controlli efficaci è un’idea che non funziona», dice il garante dell’infanzia.
«Quello che serve contro il bullismo è far leva sul senso di responsabilità dei giovani, spingerli a confrontarsi e a denunciare situazioni anomali», ha continuato Spadafora.
Il garante si è poi soffermato sulla legislatura riguardate il bullismo, che secondo alcuni è carente. Non secondo la sua opinione. «In Italia non mancano leggi a tutela dei minori così come tanto le scuole quanto le associazioni sono impegnate in attività di prevenzione insieme alla polizia postale che su questo tema è una delle migliori in Europa – ha aggiunto – ma la cosa fondamentale è da un lato dialogare con i ragazzi per aiutarli a gestire il mondo di internet e dall’altro, quando si individuano responsabili di violenze e abusi adottare pene certe ed esemplari».

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