Vittorino Bombonato, da sei anni ai vertici della Soris come presidente, traccia un bilancio della sua gestione della Società di servizi che ritiene un fiore all’occhiello. Il manager trova ingiuste molte stereotipate critiche verso la realtà delle Società pubbliche cariche di professionalità e spirito innovativo.
Torinese, laurea in economia, sposato, due figli e una splendida nipotina. Dopo un lungo percorso bancario in Intesa San Paolo, dal 2015 è alla guida dell’ente di riscossione, controllato al 90% dal Comune di Torino e per il 10% dalla Regione Piemonte. Spirito positivo e pragmatico, fede torinista, si dice attento e curioso sugli sviluppi della società e orgoglioso dei sogni e dei valori solidali della sua generazione.
Come giudica la sua esperienza in Soris?
Guardando risultati e obiettivi raggiunti sono davvero soddisfatto. Questo sia per la qualità dei servizi offerti che per i flussi di incasso, con un importante ritorno economico per gli azionisti.
Insomma è davvero orgoglioso?
Si molto per le iniziative avviate, tra le quali ricordo quella che ha comportato l’ingresso nella compagine societaria di Regione Piemonte e l’avvio del Piano di Potenziamento e Sviluppo degli incassi per conto della Città di Torino.
Lei che ha vissuto gli eclettici anni 80 si aspettava di diventare dirigente bancario e poi guida di una grande società di servizi pubblica?
Sinceramente è un percorso non previsto in cui mi sono ritrovato forse in coerenza con i miei studi e interessi. Ritengo di essere stato fortunato e sono contento del mio vissuto sia sul piano umano che professionale. In ogni caso non ho dimenticato valori e sensibilità che hanno caratterizzato il mio periodo giovanile. Anni turbolenti, vero, ma carichi di speranza e umanità, in cui si credeva fermamente in un futuro migliore per tutti.
In Soris si respira un’aria positiva?
Direi proprio di sì. Già al mio arrivo, nel 2015, ho riscontrato una Società ben organizzata, con un personale altamente qualificato pronto a mettersi in gioco. Fattore umano che considero determinante nel raggiungimento degli obiettivi e per il proseguimento del progetto. Non a caso, nel corso della mia gestione, gli organici siano saliti da 35 a 72 unità. Un incremento effettuato sia con il ricorso a risorse “interne” agli azionisti, sia con l’arrivo di dipendenti da società partecipate e Fondazioni che cercavano una nuova collocazione professionale.
I trasferimenti di maestranze, specie nel servizio pubblico, registrano molte difficoltà e lunghi tempi di inserimento.
In Soris i nuovi ingressi hanno consentito di avvalerci immediatamente di nuovi skill professionali che hanno costituito un autentico valore aggiunto anche per i dipendenti “storici” della Società.
Insomma niente guerre e difese di consolidati giardinetti?
Assolutamente no, rispetto a quanto si registra a volte nel mondo delle fusioni bancarie. Ricordo come il distacco da parte della Città di Torino, nell’ambito del Piano di potenziamento della riscossione, di personale altamente specializzato, ci abbia consentito importanti risultati in termini di efficienza e sviluppo delle attività. Un progetto di cui sono particolarmente orgoglioso in quanto ho sempre creduto in questo piano, che ho personalmente perseguito, con riscontri dai risultati operativi su carichi affidati e introiti generati.
Quali sono le linee guida di sviluppo della sua gestione in Soris?
E’ un momento delicato che vede la trasformazione di SORIS in una Società di riscossione a carattere regionale, con un progressivo ampliamento della compaginesocietaria, attraverso l’ingresso di Comuni e Città capoluogo della Regione. L’idea strategica è creare un operatore regionale specializzato nelle attività di riscossione dei tributi, garantendo un livello crescente della qualità dei servizi. Un processo che ritengo sarà agevolato dalle future evoluzioni, in particolare dalla completa e inevitabile digitalizzazione dei processi. Per l’elaborazione di queste strategie di sviluppo ringrazio Amministratori e i Sindaci che hanno vissuto con me quest’avventura, e gli azionisti per il totale appoggio alle iniziative avviate.
Il Covid che sta piegando le imprese che sviluppi comporta nelle partecipate?
La crisi pandemica ha reso più complessa la gestione operativa e strategica delle imprese. Tuttavia, anche in Soris, ha consentito di avviare con efficacia lo smart working. A tutti i nostri dipendenti abbiamo fornito un pc portatile e specifiche connessioni protette per lo svolgimento da remoto delle attività garantendo qualità ed efficacia nei servizi.
In sintesi quali sono i risultati raggiunti in questa fase certo non facile?
Ritengo Soris un’eccellenza in grado di rispondere ai cambiamenti in corso. Un fatto che ci ha consentito di allargare l’ambito di attività sia verso i vari settori del Comune che verso Regione Piemonte, per la quale ha in carico l’attività di riscossione coattiva del bollo auto e di altre entrate minori, con un aumento nel numero dei documenti emessi sul territorio, che nel 2020 sono stati oltre 223.000. L’attività di Soris ora si rivolge anche verso i Comuni di Grugliasco e Beinasco
In questo quadro rientra il potenziamento e rinnovamento del servizio di Contact Center, che gestisce circa 47.000 richieste via email e 187.000 telefonate. Un efficace servizio di assistenza accessibile attraverso il numero verde, gratuito, 800.90.45.00.
Lei è affascinato dalle parole sfida e futuro?
Si, ma non sono un sognatore, anche se resto interessato e affascinato dai futuri sviluppi della società, ben oltre il mero contesto aziendale.
Come vede il futuro di Soris?
Prima ho fatto cenno alla Soris regionale. In ogni caso la sfida al futuro è stata lanciata dando corso a importanti investimenti. Oltre al citato incremento degli organici, abbiamo impiegato 8 milioni di euro nell’ammodernamento del sistema informatico, con la rivisitazione del sito internet. Uno sforzo fondamentale per offrire ai contribuenti nuovi strumenti e servizi. Un impegno che guarda al futuro, visto che d’ora in avanti il ricorso al servizio per via telematica sarà assolutamente dominante.
Oltre alla tecnologia, sempre più presente, resta il fattore umano?
Esatto. E sottolineo come in una società di servizi, in particolare pubblica, il personale rappresenti il fattore strategico su cui non ho mai smesso di credere inserendo persone di altre società con esperienze molto diverse.
Fattore umano e tecnologico come conciliarlo?
Il processo di digitalizzazione e i rapidi cambiamenti in corso presuppongono nuove soluzioni, in cui emerge una cultura organizzativa di leadership diffusa, agile e trasformativa.
Occorre gestire il cambiamento e intuire la rotta giusta, per migliorare le prestazioni individuali e di team attraverso l’innovazione, è basilare per affrontare la sfida per il futuro.
Un processo che ritengo implicherà grandi trasformazioni anche nel mondo del lavoro, con l’adozione di nuovi modelli di gestione e organizzazione, necessari a seguito della sempre più elevata automazione dei processi produttivi e della rivoluzione digitale. In questo contesto appare evidente la richiesta di nuove competenze che comporterà la necessità di ulteriori investimenti sul personale.
Siamo di fronte a una trasformazione radicale che dovrà essere conosciuta, gestita e guidata e non subita.
Cosa distingue il vostro approccio dall’Agenzia Entrate e Riscossione (ex Equitalia)?
Obiettivo principale di Soris è fornire un servizio con tempestività, chiarezza e trasparenza, in una logica di equità contributiva e di rispetto dei diritti dei contribuenti. Rispetto ad AdER (Agenzia delle Entrate-Riscossione) possiamo garantire più vicinanza al cittadino e più facilità di dialogo anche con gli enti impositori che hanno emesso gli atti. Un valore che ritengo ci sia stato sempre riconosciuto.
Emergono critiche per un eccesso di rigidità di Soris verso situazioni di morosità. Certo dove a decidere è un Comune o l’Ente locale vi è maggiore ritrosia verso interventi che fanno mancare risorse.
Occorre distinguere. Nell’ambito delle rateazioni Soris applica i regolamenti comunali e regionali, che spesso prevedono specificità per le multe rispetto ai tributi o rispetto al bollo auto.
Su questo fronte posso confermare che di recente il Comune di Torino ha introdotto una forma agevolata per le situazioni di difficoltà economica autocertificate legate alla pandemia. Per i tributi e per le quote assimilabili, come le mense scolastiche (con la sola eccezione delle sanzioni del Codice della Strada), sono state allargate le maglie per l’accesso al beneficio della rateazione ed è stato innalzato il numero delle rate e anche la Regione ha di recente approvato un nuovo regolamento per la rateazione del bollo auto.
Per l’accesso alle rateazioni è attivo il servizio Estratto Conto Soris, attraverso cui è possibile presentare un’istanza di rateizzazione dei debiti insoluti in modo semplice e veloce, evitando code ed attese. Per ogni documento, che il sistema indicherà come rateizzabile, la procedura guidata permetterà la creazione di un piano che risponda alle proprie esigenze, indicando anche, per ogni avviso, quali documenti è necessario allegare per procedere nella richiesta. È comunque possibile in ogni momento verificare sull’Estratto Conto lo stato di tutte le rateizzazioni immesse. Insomma è sempre possibile presentare un’istanza di rateizzazione presso gli sportelli Soris di via Vigone.
Quali ulteriori novità nei servizi forniti da Soris?
Sono stati creati appositi canali mirati alla comunicazione con particolari categorie, come amministratori di Condominio e commercialisti, mentre è stata attivata una collaborazione con le Fondazioni antiusura presenti sul territorio, per assicurare forme di sostegno ai cittadini in difficoltà economica. Ma le novità sviluppate in questi ultimi mesi non si fermano qui. E’ appena nato lo “Sportello virtuale”, che permette ai cittadini di accedere al proprio estratto conto in modo agevole ed immediato con il possibile ricorso alla consulenza di un operatore in videochiamata, ed è stato avviato un servizio di “chatbot” che consente al contribuente di reperire informazioni utili, tramite modalità di navigazione guidata ed eventuale collegamento ad un operatore del servizio di Contact Center. Attraverso tale canale informativo, da dicembre 2020 ad oggi, sono state gestite circa 6000 conversazioni.
Negli anni è cambiato qualcosa nelle linee guida dei governi locali e nella vostra operatività?
Ho avuto il piacere di lavorare sia con Piero Fassino che con Chiara Appendino e ho sempre avuto il loro totale appoggio nello sviluppo delle attività e nella definizione dei piani di crescita della Società. Il progetto definito con la Giunta Fassino è proseguito e si è ulteriormente sviluppato con la gestione Appendino e, in particolare, con l’Assessore Rolando. L’unico difetto di Piero e Chiara è che sono juventini.
Vorrei inoltre sottolineare l’apporto fornito dall’Assessore regionale Reschigna e dagli attuali Assessori Ricca e Tronzano, con cui stiamo definendo ulteriori sviluppi delle attività a supporto dell’Ente regionale che prevedono anche l’incremento della quota partecipativa detenuta in SORIS.
Vi è chi soffia sul fuoco parlando genericamente di condoni e cancellazioni del debito, spesso per facili ritorni elettorali, mentre le finanze locali destano serie preoccupazioni. ..
Io mi ritengo un tecnico e non voglio entrare in questioni politiche che non mi competono. E’ evidente che il COVID ha creato situazioni di difficoltà economica e finanziaria di cui si dovrà tenere conto, avviando tutte le possibili opportunità per consentire alle imprese ed ai cittadini di definire termini e modalità di regolarizzazione delle proprie posizioni, garantendo ove possibile, anche sgravi e cancellazioni, tenuto conto della specifica situazione di ciascun contribuente.
Ritengo inoltre doveroso sottolineare che i mancati introiti potranno generare per gli Enti un deficit gestionale i cui effetti dovranno essere attentamente valutati in relazione alla necessità di definire nuove forme di copertura e/o taglio delle spese.
Quale ulteriori passaggi auspica per il sistema di riscossione locale?
E’ un sistema oggetto di forti cambiamenti. La legge di bilancio 2020 ha cercato di ridurre i termini della filiera della riscossione degli enti locali, introducendo l’accertamento esecutivo e cercando di dare maggiori strumenti ai Comuni per gestire le proprie entrate.
Alle modifiche normative si affiancano la rivoluzione dei sistemi di pagamento, l’introduzione a pieno regime del circuito PAGOPA, la app IO a livello nazionale e le nuove modalità di accedere ai servizi online attraverso identità digitale SPID. Cambiamenti importanti su cui Soris ha investito e sta investendo.
Vi è stato un momento critico nel 2017 con la cancellazione dell’avviso bonario sulle multe. Per il resto si parla molto poco di Soris sui media...
Non lo definirei un momento critico, ma il momento in cui la Città ha deciso di avviare in riscossione i verbali per le violazioni del codice della strada che non erano stati pagati senza far precedere l’ingiunzione da un ulteriore sollecito che si è dimostrato non dare risultati apprezzabili.
Il lavoro legato alla riscossione non è per definizione un lavoro che genera simpatia a livello sociale. Si tratta sempre di inviare documenti di pagamento ai contribuenti e di procedere verso chi non paga con azioni coattive talvolta pesanti, quali il fermo amministrativo, i pignoramenti dello stipendio, di fitti e pigioni, del conto corrente. Oppure preavvisi di ipoteca.
C’è una grande attenzione e sensibilità sociale su questi temi. Ed è evidentemente che possano esserci lamentele. D’altra parte siamo spesso chiamati in causa su questioni legate al merito della pretesa impositiva, cioè alle sue applicazioni, che restano di competenza esclusiva dell’Ente Impositore (a titolo esemplificativo: in caso di vizi relativi alla debenza dell’entrata riscossa, di istanze in autotutela, di transazioni giudiziali).
Per questo ritengo decisamente un punto di forza il fatto che si parli poco di Soris sui media.
Dopo tanti anni e passione in Soris non le spiace dover chiudere questa esperienza?
Certo, è stata una bellissima esperienza che mi ha permesso di incontrare tante persone che mi hanno arricchito sul piano professionale e umano.
In conclusione ci tengo a dichiarare che il tanto criticato mondo pubblico, e in particolare delle società pubbliche, ha professionalità e valori di cui essere orgogliosi e sono certo che chi guiderà la Società saprà cogliere le nuove sfidanti opportunità.