13.1 C
Torino
martedì, 22 Ottobre 2024

Berlusconi regista delle esibizioni sessuali di Ruby e delle giovani del bunga bunga

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Sono state depositate dai giudici della quarta sezione penale del tribunale di Milano le motivazioni della sentenza di primo grado del processo Ruby.
Silvio Berlusconi è stato condannato a sette anni per concussione e prostituzione minorile. Il quadro che emerge da quelle notti di Arcore, ormai celebri, è agghiacciante.
È provato, secondo i giudici, che l’ormai condannato in via definitiva per frode fiscale per i diritti Mediaset abbia intrattenuto relazioni sessuali con Ruby Rubacuori, al secolo El Mahroug Karima, in cambio di denaro e gioielli.
«La negazione – si legge – di avere attivamente partecipato al sistema prostitutivo di Arcore, da parte di Karima, rafforza ancora di più il giudizio di colpevolezza nei confronti dell’imputato».
Tali motivazioni sono state accolte in malo modo dagli avvocati della difesa “cavalleresca” Piero Longo e Niccolò Ghedini: «Una sentenza surreale, in totale contrasto con gli elementi probatori, con la logica, con i fondamentali principi di diritto e con la giurisprudenza della Corte di Cassazione. Anche con tutta la migliore volontà accusatoria non sarà possibile confermare questa sentenza nei gradi successivi di giudizio».
Sembrano convinti i due legali, ma ciò che è stato depositato dai giudici probabilmente sarà difficile da smontare. Si parla di «sistema prostitutivo di Arcore» in cui Ruby, minorenne, era ben inserita.
«La cronologia degli accadimenti e il chiaro contenuto dei dialoghi captati – si apprende dagli atti – convergono nel fornire la prova, al di là di ogni ragionevole dubbio, della consapevolezza dell’imputato della minore età» di Ruby.
Insomma l’Arcorino era perfettamente a conoscenza del fatto di aver coinvolto e di avere rapporti sessuale con una ragazzina che non aveva diciotto anni.
«La giovane ha dichiarato di avere rivelato a Berlusconi di avere 17 anni la seconda volta che era andata ad Arcore».
Ruby, secondo i magistrati, «ha descritto un contesto credibile e convincente dell’occasione in cui confessò di essere minore d’età: l’imputato le aveva proposto di pagarle l’affitto di un appartamento di via Olgettina, intestandole il relativo contratto, ma proprio la minore età della ragazza e l’assenza di documenti di identità erano certamente ostacoli insormontabili, tanto che la El Mahroug dovette rappresentarglieli».
Poi arriva quella notte, tra il 27 e il 28 maggio 2010, in questura a Milano e la telefonata fatta dal premier, in visita a Parigi, per far rilasciare la giovane perché nipote di Mubarak.
«Deve ritenersi che il premier intervenne pesantemente sulla libertà di autodeterminazione del capo di gabinetto e, attraverso il superiore gerarchico, sul funzionario in servizio quella notte in questura al fine di tutelare se stesso, evitando che Ruby svelasse l’attività di prostituzione» ad Arcore, scrivono ancora i giudici milanesi.
«Se davvero non fosse stato al corrente della minore età della ragazza all’epoca della loro frequentazione, come dallo stesso affermato, egli non avrebbe avuto alcun motivo di intervenire, telefonando al capo di gabinetto Pietro Ostuni per evitare il collocamento della giovane in comunità protetta».
Berlusconi era il «regista delle esibizioni sessuali delle giovani donne che dava il via al cosiddetto bunga bunga, in cui le ospiti di sesso femminile si attivavano per soddisfare i desideri dell’imputato, ossia per fargli provare piaceri corporei».
Bunga bunga che ci ha reso tristemente celebri in tutto il mondo «come chiarito dalla stessa El Mahroug Karima, ossia Ruby, consisteva in balli con il palo da lap dance, spogliarelli, travestimenti e toccamenti reciproci».
«A tale preludio faceva poi seguito la notte ad Arcore con il presidente del consiglio in promiscuità sessuale, ma soltanto per alcune giovani scelte personalmente dal padrone di casa tra le sue ospiti femminili. Certo è che, fra queste, egli scelse El Mahroug Karima in almeno due occasioni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano