Come si sapeva, per la tristezza dell’Europa, date le doti da simpaticone burlone dell’ex premier Silvio Berlusconi, il Cavaliere non ha potuto partecipare alla reunion del Partito Popolare Europeo, per il divieto di espatrio piombatogli sulla testa dopo la condanna in via definitiva per frode fiscale.
Deve essere mancato soprattutto alla Cancelliera Angela Merkel di cui l’Arcorino aveva apprezzato soprattutto il generoso fondoschiena. Ma come si sa la lady di ferro tedesca è sempre stata molto parca nell’esprimersi sugli appellativi affibiatigli dal Cavaliere ed è altrettanto noto che non di sia espressa proprio su quelle parole.
Ma rumors di alcuni deputati europei fanno trapelare che la biondona germanica sarebbe contenta della grande assenza: «Certamente la Cancelliera non sarebbe stata felice di vedere Berlusconi al Ppe». Ma non solo, perché la prima donna ha anche aggiunto che non sarebbe felice di avere tra le fila del partito europeo anche la neo risorta Forza Italia.
E le sorti dell’esercito berlusconiano si decideranno il 27 gennaio: Fi entrerà o non entrerà nel partito? A dopo le vacanze l’ardua sentenza.
«Almeno ora abbiamo la certezza che non dovremo sederci allo stesso tavolo di Berlusconi perché non può espatriare. Una vera fortuna. Per i leader popolari farsi vedere al suo fianco in campagna elettorale sarebbe estremamente dannoso».
Ma non basta, perché a rigirare il coltello nella piaga dell’ex cantore sulle navi da crociera è l’ex premier del Lussemburgo, Jean Claude Juncker: «Non sapevo che Berlusconi non avesse più i documenti, lo conoscevo ai tempi in cui aveva il passaporto…».
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