“Banche denuncino tutti gli episodi o lo faremo noi”, la Federazione Autonoma Bancari Italiani, la Fabi chiede di non sottovalutare quello che sta accadendo in Italia in emergenza Coronavirus.
In bancari sono finiti nel mirino della rabbia di chi è in difficoltà: violenze e aggressioni verbali, minacce, offese, insulti, soprusi, sputi. E poi vetrine prese a sassate, ruote delle autovetture bucate e perfino finti pacchi bomba.
Da Bari a Torino, passando per le isole, nelle ultime settimane, assieme all’esasperazione collettiva per l’emergenza legata al Coronavirus, è salita la tensione allo sportello. L’emergenza legata al coronavirus, le difficoltà di imprese e famiglie e l’aspettativa creata attorno ai prestiti garantiti dallo Stato hanno esasperato il rapporto tra i clienti e i dipendenti degli istituti di credito.
Spiega il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, che esprime “solidarietà e vicinanza alle colleghe e i colleghi. La categoria è in prima linea per la tenuta economico-sociale di tutto il Paese. Le forze dell’ordine stanno garantendo la sicurezza con un impegno straordinario. Le banche denuncino tutto alle procure della Repubblica o lo faremo noi”.