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martedì, 22 Ottobre 2024

Aquarius, assessore Giusta: “Se a Torino ci fosse il mare porto aperto”. Lo Russo: “Appendino prenda le distanze dalla barbarie del governo”. Carretta: “Dimettiti”

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

«Ci piace sempre immaginare come sarebbe Torino con il mare. Stasera sarebbe ancora più bello perchè se c’è il mare c’è un porto e sono convinto che stasera sarebbe aperto». Così inizia un post pubblicato su Facebook dall’assessore ai diritti e alle Famiglie Marco Giusta in riferimento alla decisione di chiudere i porti italiani alla nave Aquarius che si trova ora in acque internazionali a sud della Sicilia con a bordo oltre 600 migranti. Giusta che fa parte di una maggioranza del Movimento 5 Stelle, che governa l’Italia con la Lega, contesta la posizione del ministro dell’Interno Matteo Salvini e del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli ricordando che il consiglio comunale di Torino ha votata ad ampia maggioranza la carta di Palermo e aggiunge: «Perché sì, la politica dell’immigrazione è da rivedere, tutta, ed è vero che è un business per alcuni, non tutti, e che dovremmo avere più corridoi umanitari o possibilità di spostarci più facilmente temporaneamente per motivi lavorativi o di studio, o poter fuggire per motivi umanitari (penso ai tanti migranti LGBT che vediamo ai nostri Pride), e che quindi si, occorre rivedere l’attuale situazione anche superando il blocco libico, ed è vero che queste nuove partenze sono probabilmente la misura del nuovo governo per arrivare ad un accordo diverso ma no, tutto questo non si può fare sulla pelle delle persone».
Il post però non ha avuto l’effetto che probabilmente sperava l’assessore. Infatti le critiche non sono mancate. Accesse, visto che in molti ricordano che Giusta governa la città con gli stessi che in questo momento chiudono i porti. Già, non è passata la logica che qualcuno vorrebbe: “Lega sbirro cattivo, Movimento 5 Stelle sbirro buono”.
Il capogruppo del Pd Stefano Lo Russo non gliene manda a dire e annuncia che in Sala Rossa oggi il Partito Democratico chiederà alla sindaca Chiara Appendino di prendere le distanze dalla decisione di chiudere i porti. «Bello lavarsi la coscienza con un post, caro Marco Giusta, ti ricordo che tu sei l’assessore del Movimento 5 Stelle e che Salvini è al governo grazie a voi. Chiederemo alla sindaca Appendino di prendere le distanze da queste barbarie in consiglio comunale. Pubblicamente. Ci sosterrai? E soprattutto la sindaca lo farà? O dirà che non è sua competenza e preferirà stare in silenzio? Spero di venire smentito. Temo non accadrà». Dichiarazione a cui è seguito un atto formale con la lettera depositata al presidente del Cosniglio comunale in cui si chiede alla sindaca comunicazioni urgenti «prendendo le distanze dal Governo, condannando l’azione messa in atto per impedire l’attracco in Italia della nave Aquarius, rendendo la città di Torino disponibile a collaborare all’emergenza umanitaria».
Chiara Foglietta, consigliera Pd e compagna di lotta per i diritti Lgbt al fianco di Giusta, si dice dispiaciuta: «Marco da quando sei diventato assessore, tecnico lo sei ancora, con il M5s ha perso tutta la tua libertà di pensiero che ricorda avevi quando eri presidente di Arcigay».
L’europarlamentare Daniele Viotti invita l’assessore alle Famiglie a fare «un favore a te stesso, cancella questo post e prova vergogna per quello che sta facendo il tuo governo».
Il segretario metropolitano del Pd di Torino Mimmo Carretta lo invita a lasciare la poltrona: «Adesso ti senti meglio con la tua coscienza? Trovo questo post vergognoso al pari del governo che reggete. Vuoi lanciare un segnale forte? Dimettiti».
C’è da dire che Giusta è l’unico della giunta e della maggioranza pentastellata ad aver detto la sua su una vicenda che sta facendo il giro del mondo. Infatti, fino a poche ore fa nessun altro assessore né tanto meno la sindaca ha commentato l’intera vicenda. Forse per non entrare in polemica con il proprio governo nazionale.

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