Non nasconde la sua preoccupazione per quanto sta accadendo in città. La sindaca di Torino, Chiara Appendino, durante le comunicazioni in consiglio comunale per quanto accaduto alla Critical Mass il 21 marzo scorso, spiega che il capoluogo piemontese sta vivendo un momento molto particolare.
Dopo lo sgombero dell’Asilo di via Alessandria, occupato da oltre vent’anni dagli anarchici, in città c’è tensione. O almeno è la sensazione dalla prima cittadina, che lo scorso lunedì ha ricevuto un pacco bomba e che dallo sgombero è sotto scorta per le minacce ricevute.
«Torino – dice Appendino in Sala Rossa – sta vivendo, dopo lo sgombero del centro sociale Asilo, un momento non ordinario nella gestione dell’ordine pubblico, un momento delicato in cui qualsiasi manifestazione può diventare diversa da quella che è sempre stata. E per questo la Città e tutte le istituzioni fanno e faranno di tutto per permettere ai cittadini di avere gli spazi per manifestare legittimamente in modo pacifico». E il riferimento riguarda proprio il Critical Mass, oggetto delle comunicazioni. Il 21 marzo infatti ci furono dei disordini tra ciclisti e le forze dell’ordine.